Il 9 aprile, in Pilkington i sindacati hanno tenuto le assemblee, per illustrare le proposte aziendali per il rinnovo del premio di partecipazione. La cosa strana è che i sindacati, si sono limitati a esporre la proposta aziendale ma non hanno fatto nessun accenno a quello pensano e intendono proporre alla società.
Comunque, dal dibattito a volte anche duro e acceso, soprattutto nelle assemblee della mattina e del turno di notte, è emerso con chiarezza che i lavoratori respingono totalmente la proposta della società. La proposta è costruita in modo che non porterà nessun risultato economico ai lavoratori.
Che senso ha, accordare un premio che non porterà nessun benefico nelle tasche dei lavoratori??? Il fondato sospetto è che, l’unica cosa che interessi l’azienda, è la seconda parte del premio, quella legata alla presenza. Qui la situazione è gravissima, si vogliono mettere in discussione diritti di legge e a nostro avviso anche di civiltà (legge 104, donazione sangue, allattamento, servizi civili, etc.).
Così si mette in discussione la convivenza civica e sociale del vivere comune. Pensate a chi svolge servizio civile in occasione di calamità, (alluvioni, terremoti) a chi dona il proprio sangue per salvare vite di persone che neanche si conoscono. Per non parlare di chi per sua disgrazia, usufruisce della legge 104, bisogna ricordarlo, chi ne beneficia lo fa per assistere a un familiare con grave handicap.
Solo chi vive sulla propria pelle tutto ciò, può capire cosa significa dover curare e aiutare una persona inferma e sofferente. È scandaloso, non solo che la società l’abbia proposto ma che i sindacati l’abbiano presentata ai lavoratori in assemblea. I sindacati, devono prendere atto che i lavoratori hanno sonoramente bocciato la proposta della società e che è arrivato il momento di un cambiamento radicale e concreto di come rappresentare i lavoratori.
Noi, come sempre, vigileremo e informeremo i lavoratori e i cittadini su quanto accadrà.
Un gruppo di lavoratori
Movimento 5 stelle