Il consiglio d’amministrazione della Pulchra deve essere a costo zero per il Comune di Vasto. Lo chiede il Partito democratico. Si infiamma il dibattito politico sul rinnovo del cda della società mista pubblico-privato che gestisce la raccolta differenziata in città.
“Nel direttivo del Pd – dichiara il segretario del partito, Antonio Del Casale – abbiamo ribadito che riteniamo la presenza dei partiti nelle partecipate non solo un costo ma un’occasione per orientare scelte concrete nell’interesse della collettività. Abbiamo, però, la consapevolezza delle gravi difficoltà di questo momento che sta colpendo in particolari famiglie e giovani: ogni segnale di azione virtuosa della pubblica amministrazione rappresenta un passo verso la riconquista del rapporto di fiducia con i cittadini. E’ questo il motivo, oltre che il concreto risparmio,
che ci fa molto apprezzare la proposta del sindaco e degli assessori di utilizzare la soluzione interna che noi aggiungiamo dovrà però essere a costo zero, come scelta da applicare a tutte le società partecipate. Proponiamo per la trasparenza di comunicare ai cittadini vastesi quanto si risparmia e soprattutto come si investiranno i soldi risparmiati con la soluzione in house”.
Nel periodo in cui si parla ogni giorno di tagliare i costi della politica, la discussione si allarga a macchia d’olio, coinvolgendo non solo le forze politiche, ma anche le associazioni.
“In base allo statuto della Pulchra, i consiglieri d’amministrazione non possono rimanere in carica più di due mandati. Enrico Tilli ed Ezio Di Santo hanno già svolto il secondo mandato. Sono in regime di prorogatio, ma non può durare in eterno”, avverte Riccardo Alinovi, referente di Codici-centro per i diritti del cittadino. “E’ grave che nella politica vastese né la maggioranza, né l’opposizione si siano accorti di questa regola. Il sindaco provveda subito. E il consigliere comunale del Pd Domenico Molino non si lascia andare a sterili polemiche per difendere il posto del suo amico Tilli”.
“Bene la spending review”, commenta Stefano Moretti dell’Osservatorio antimafia Abruzzo. “Ma bisogna anche vietare alla Pulchra gli appalti ad affidamento diretto. Per acquistare mezzi e attrezzature della scoietà in futuro dovrà sempre essere indetta la gara d’appalto”.