Una Gran Medaglia d’Oro alla 20ª edizione del concorso enologico internazionale con il vino Histonium Igt Rosato Vird’ Vird’ del 2011. E tre Diplomi di Gran menzione assegnati al Montepulciano d’Abruzzo doc Casale San Biase 2009, al Cerasuolo d’Abruzzo doc Casale San Biase 2011 e all’Histonium Igt Rosso Vird’ ‘Vird’ 2011. Sono i numeri dell’Azienda Vitivinicola Sergio del Casale a questa edizione del Vinitaly. Un pieno di successi per un’azienda che nel 2013 festeggia i 20 anni dalla prima vendemmia ma che ha radici lontane nel tempo. Una tradizione di famiglia, quella della produzione vinicola, portata oggi avanti da Sergio Del Casale e dalle sua figlie Paola e Laura. Sono proprio loro a raccontare come si è sviluppato questo percorso virtuoso.
“L’arte di fare il vino – spiega Paola- risale a molte generazioni fa, quando c’era il mio bisnonno Francesco Paolo. Parliamo dei primi del ‘900, quando Vasto era poco più di un paese. Non c’era la cultura della cantina che produceva e vendeva il vino, ma era lo stesso agricoltore che lo portava alle botteghe, magari ai vicini. Quando nacque la cantina sociale San Michele Arcangelo il mio bisnonno fu tra i soci fondatori. Mio nonno, invece, si era allontanato dalla produzione del vino, occupandosi più di gestire le cose. Mio padre riprese un po’ questa tradizione di famiglia”?. Ecco, quindi, che la famiglia Del Casale decide di tornare nel campo della produzione vinicola. “Ma a quel punto bisognava ripartire da zero – racconta Paola-, perchè non si potevano più usare le attrezzature che ormai non erano al passo con i tempi”?.
La scelta è stata quindi quella di ripartire con la produzione “e nel 1993 abbiamo avuto la prima vendemmia. All’inizio non c’era una grande quantità ma il livello qualitativamente medio. Qualche anno dopo i miei genitori hanno pensato che la situazione potesse evolversi positivamente. A quel punto divenne una scelta di famiglia, con me e mia sorella Laura che, seppur molto piccole, sposammo totalmente la causa della produzione vinicolaâ€?.
Gli investimenti, quindi, sono stati fatti per migliorare la qualità. “Nel 2000 – prosegue la giovane produttrice – abbiamo iniziato a stravolgere l’azienda. Dai 16-17 ettari di vigneti che avevamo siamo scesi a 5-6 e abbiamo utilizzato quei fondi per investire nella struttura. Abbiamo rinnovato le attrezzature in cantina, per andare nella direzione di un’alta qualità . Nell’arco di 3-4 anni siamo arrivati ad un livello di controllo della produzione anche in vigneto che ci ha permesso per la prima volta nel 2006 di partecipare al Vinitaly. Eravamo praticamente sconosciuti e abbiamo vinto la Gran Medaglia d’oro con il Cerasuolo d’Abruzzo”?.
Quel riconoscimento è stato un passaggio fondamentale per la crescita dell’azienda. “L’evidenza che quegli investimenti che stavamo facendo, e che ancora oggi continuiamo a fare, ci permettevano di ottenere esattamente quello che sognavamo”?.
All’attività produttiva si è affiancata quella dell’accoglienza, con una struttura che cresce anno dopo anno, diventando una vera e propria struttura ricettiva e un luogo dove accogliere clienti, turisti, o da dedicare all’organizzazione di eventi. E’ “una strategia di marketing non attuabile da una grande azienda ma possibile per una realtà come la nostra, a conduzione familiare, che basa molto sul rapporto interpersonale, sulle emozioni che può regalare il vino. Si viene così a creare un rapporto privilegiato con chi viene a trovarci in azienda”?.
Una quota importante delle vendite è all’estero, oltre che in tutta Italia. Spiega Laura Del Casale. “Oltre che in Europa e Americhe, abbiamo dei clienti importanti in Giappone e Cina. Tra questi due Paesi avvertiamo una differenza. I giapponesi fanno molto affidamento sui riconoscimenti del Vinitaly. I cinesi, invece, sono venuti qui in azienda, hanno visitato, hanno assaggiato e poi ci hanno chiesto di spedire il vino. Stessa cosa avvenuta con importanti clienti nordeuropei”?.
Il senso di appartenenza alla famiglia, la conservazione delle radici e dell’identità emerge in maniera chiara dai nomi dei vini dell’Azienda Sergio Del Casale. “Il primo vino fu chiamato Casale San Biase, il nome del luogo dove si trova l’azienda – spiega Laura-. Devo dire che ci siamo sempre fatti spingere da quello a cui siamo più legati. Il Vird’ Vird’, che ha vinto la Gran Medaglia d’Oro quest’anno, non è altro che il soprannome della mia famiglia. Poi, con l’agenzia che cura la nostra immagine è stato scelto di inserire nell’etichetta anche la foto del mio bisnonno. Uniamo sempre un valore affettivo a delle scelte di marketing”?.
Se Sergio è il capofamiglia che, lasciato il lavoro da ragioniere, si è lanciato, insieme alla moglie, in questa avventura, Paola e Laura rappresentano il presente e il futuro dell’azienda, in un territorio come quello del Vastese che sta esprimendo una interessante generazione di giovani produttori di vino. “Siamo sempre state legate a questo mondo – afferma Laura -, si da piccole lo viviamo con passione. Poi aver studiato all’università , aver girato, ci ha permesso di aggiungere alla fondamentale importanza del senso del lavoro, in cui nostro padre è il punto di riferimento, un’apertura mentale che permette all’azienda di essere al passo con i tempi. Viaggiare, visitare altri posti, ci permette di raccogliere nuove idee che poi riportiamo nella nostra attività , sia in quella vinicola che nella gestione della struttura”?.
Informazione pubblicitaria
Foto – Azienda Vitivinicola Sergio Del Casale
Azienda Vitivinicola Sergio Del Casale.