Il documento decisivo è stato depositato nella tarda mattinata di oggi presso la cancelleria del Tribunale di Vasto. Il dottor Ferruccio Canfora ha messo nero su bianco il responso della perizia psichiatrica su Marco Del Vecchio, il 37enne accusato di aver ucciso con 111 coltellate i suoi genitori, Emidio Del Vecchio e Adele Tumini, 78 e 75 anni, nella casa in cui i tre vivevano in via Anghella.
Canfora è il consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice per le indagini preliminari, Caterina Salusti, per sciogliere il nodo fondamentale emerso con l’incidente probatorio chiesto dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Raffaele Giacomucci: Marco Del Vecchio era capace d’intendere e di volere al momento in cui è stato commesso l’assassinio? A questa domanda doveva rispondere lo psichiatra scelto dal magistrato. L’incapacità comporterebbe la non imputabilità, ossia l’indiziato non potrebbe essere sottoposto a un eventuale processo. Il 37enne si professa innocente e chiede di essere scarcerato. Entro mercoledì il gip deciderà se accogliere o meno la richiesta.
Anche la pubblica accusa, rappresentata dal pm Enrica Medori, e la parte offesa (gli altri due figli delle vittime, Osvaldo e Nicoletta Del Vecchio), assistita dall’avvocato Gianni Menna, attende con trepidazione di poter leggere l’esito della perizia. E’ in corso la scannerizzazione del documento. Nel pomeriggio le parti potranno leggerne il contenuto.