E’ attesa per la prossima settimana la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, sulla richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa di Marco Del Vecchio, il 37enne accusato di aver ucciso il 17 novembre 2012 i due genitori, Emidio Del Vecchio e Adele Tumini.
Il delitto è avvenuto nella casa di via Anghella in cui i tre vivevano. L’assassino ha infierito sui loro corpi con 111 coltellate.
Dalla tarda mattinata del 18 novembre scorso, quando è stato rintracciato sulla loggia Amblingh nel centro di Vasto, il figlio delle vittime è rinchiuso nel carcere di Torre Sinello. Ha sempre respinto l’accusa di omicidio.
L’avvocato Raffaele Giacomucci, difensore dell’indiziato, ha presentato lunedì scorso un’istanza di scarcerazione. La risposta entro dieci giorni dalla deposito della richiesta: cinque per il parere della Procura e altrettanti per la decisione del gip. “Mi chiedo: quali indizi ci sono a carico del mio assistito? Se non arriva il risultato del Ris, come si fa a dire chi è stato? La prova non c’è. E questo – sostiene Giacomucci – non giustifica la custodia cautelare in carcere. In questa vicenda mi sembra si stia dando per scontato ciò che è ancora da dimostrare. Non ci sono testimoni”.
Intanto, è atteso a giorni il responso della perizia psichiatrica, che il magistrato ha affidato al dottor Ferruccio Canfora. Il 4 aprile scadono i 60 giorni per il deposito della relazione, decisiva per determinare se Del Vecchio era capace d’intendere e di volere. Se fosse accertata la sua incapacità, non sarebbe imputabile e, dunque, non potrebbe essere sottoposto a un eventuale processo.
“Prenderemo visione della perizia – dice Giacomucci – e poi, in base ai risultati, vedremo se sarà necessario elaborare una controperizia affidata ai nostri esperti”, Francesco Bruno e Simonetta Costanzo.
Roberta Bruzzone è il perito scelto dall’avvocato Gianni Menna, che rappresenta la parte offesa: Osvaldo e Nicoletta Del Vecchio, gli altri due figli della coppia barbaramente assassinata.