Non ha ancora compiuto 17 anni ma ha già collezionato una lunga serie di successi. Nicolangelo Di Fabio, tesserato con il Team Lombardia, allenato da Domenico D’Adamo presso lo Stadio del Nuoto di Vasto, è uno dei talenti del nuoto italiano. Grande protagonista ai campionati nazionali giovanili, ora si sta preparando per gli assoluti, per ripetere quanto di buono fatto lo scorso anno (quando fece registrare il tempo che oggi gli varrebbe la qualificazione agli europei).
Negli ultimi campionati hai collezionato ottimi successi.
E’ un momento positivo, dopo 6 mesi di allenamento. Questa è la parte più importante della stagione. Nei campionati italiani di categoria sono andato molto bene. Ora speriamo negli assoluti. Poi, speriamo, ci saranno gli europei.
E’ da un paio d’anni che vai molto forte.
Sto crescendo ancora e mi sto sviluppando fisicamente, quindi aumento di forza. Però andando avanti nel tempo sarà sempre più difficile migliorare.
Nonostante gli allenamenti massacranti te la cavi bene anche a scuola. Come riesci a portare avanti tutto?
A scuola vado discretamente, senza esagerare! E’ semplice, i miei unici impegni sono gli allenamenti e lo studio. Stop. Non esco mai il pomeriggio, tranne il sabato con gli amici. Altrimenti non ce la farei ad andare bene anche a scuola.
Non ti pesa?
Ogni tanto penso: “ma se non nuotassi, potrei fare questo, quello”. Un pensiero che dura poco perchè le soddisfazioni ripagano sempre.
In questi anni qual è stata la soddisfazione più bella?
Sicuramente la convocazione in nazionale l’anno scorso, con la partecipazione alla coppa Comen, in Spagna.
L’Italia ha una grande tradizione di nuotatori. Ma alle ultime Olimpiadi le cose non sono andate un granchè bene. Pensi di poter puntare ai prossimi giochi?
Non credo, pochi sono quelli che riescono. E’ normale che il sogno ci sia, credo che tutti sognino di andare alle Olimpiadi. Ma restiamo con i piedi per terra, lavorando duramente. Poi si vedrà.
Tornando indietro nel tempo, tu come ti sei avvicinato al nuoto?
Ho iniziato a 5 anni, grazie a mia madre. Facevo anche altri sport, ma il nuoto mi piaceva di più. E’ stata una mia scelta quella di continuare a nuotare. Dovevo scegliere se impegnarmi al massimo nel nuoto o nella pallanuoto. Ho deciso per il primo. Quattro anni fa poi è arrivato Domenico D’Adamo ed ho iniziato ad allenarmi seriamente.
Che rapporto hai con lui?
In allenamento è duro, ma poi scherziamo pure. Fuori dalla vasca c’è un rapporto amichevole.
Hai avuto la possibilità di incontrare anche altri allenatori. Come sono?
Le modalità di allenamento alla fine sono quelle, possono cambiare alcune cose ma la base è la stessa. E anche gli altri allenatori italiani parlano bene di Domenico. Quando vado ai collegiali oltre agli allenatori conosco altri ragazzi ed è sempre molto bello.
Sei forte nello stile libero. Hai pensato di provare a gareggiare anche negli altri stili?
No, no. Mi concentro su stile libero, che è il mio preferito, e sui misti. Negli altri stili non vado così forte.
Obiettivo per il futuro?
Sarà difficile riconfermare il tempo dello scorso anno, perchè non mi alleno in vasca lunga (50 metri). E’ molto più faticoso fare i tempi agli assoluti per chi non si allena nella vasca olimpionica. L’estate scorsa andavo tutti i giorni a Pescara ad allenarmi, perchè lì c’è la vasca lunga.
Con i tanti sacrifici che devi fare come vivi il rapporto con i tuoi amici?
Loro sanno che mi alleno tutti i giorni. Quando gareggio a Vasto vengono a vedermi. Poi, quando fanno qualcosa mi tengono aggiornato, perchè sanno che non posso andare. Ma sono grandi perchè cercano di trovare il tempo per far uscire anche me. E quando vinco si festeggia tutti insieme, con una pizza. Sempre con molta sobrietà!
Il sogno nel cassetto?
Sicuramente le Olimpiadi. Ma per ora ce n’è uno più piccolo che è quello degli Europei.