Cinque denunce nei confronti dei ristoratori che servivano sulle tavole dei loro clienti pietanze contenenti pesce congelato spacciandolo come pescato fresco. A Vasto la guardia costiera ha chiuso il cerchio attorno ai responsabili della frode alimentare scoperta in queste settimane dagli investigatori marittimi.
“Le comunicazioni di reato alla Procura della Repubblica hanno riguardato principalmente ristoranti che commercializzavano prodotto ittico congelato anziché fresco, senza darne opportuna informazione al consumatore”, racconta il tenente di vascello Giuliano D’Urso, comandante dei militari di Punta Penna, che hanno svolto “controlli a tappeto lungo la filiera commerciale della pesca per favorire la prevenzione di comportamenti illeciti a tutela delle risorse ittiche e dei consumatori nell’imminenza delle festività pasquali. A tal fine sono stati impiegati otto uomini in vari nuclei ispettivi, composti ciascuno da due o tre militari. Durante le verifiche il personale della guardia costiera non solo ha controllato il rispetto delle norme per prevenire frodi commerciali ai danni del consumatore finale (come ad esempio pubblicità ingannevole, somministrazione e vendita illegale di prodotti congelati per freschi o di aluid pro alio) ma anche il rispetto delle norme sulle taglie minime e specie protette, sulla tracciabilità, sull’etichettatura e sulla materia igienico-sanitaria”.
D’Urso annuncia che “le attività di controllo continueranno anche nei prossimi mesi con un’opera di costante prevenzione e di sensibilizzazione, al fine di garantire una sempre maggiore osservanza della normavita vigente da parte di tutti i soggetti che operano lungo la filiera ittica”.