Luigi Rampa, segretario del Partito socialista di Vasto. Perché avete compiuto un gesto del genere, l’astensione in Consiglio comunale, aprendo la crisi di maggioranza?
“Non chiediamo né poltrone, né prebende. Vorremmo discutere con le altre forze di maggioranza e col sindaco delle criticità emerse ormai da tempo. Il rilancio dell’azione amministrativa va perseguito attraverso alcuni passaggi fondamentali. Abbiamo chiesto una svolta nell’amministrazione comunale di Vasto. Dopo un mese dall’ennesimo allarme che abbiamo lanciato, siamo costretti a fare questo”.
Ma così rischiate di essere esclusi dalla maggioranza. Lapenna è stato chiaro sia in Consiglio comunale che nell’intervista rilasciata a ZonaLocale.it: non esclude un cambio di maggioranza. E voi potreste rimanere fuori.
“E’ nelle sue prerogative. Se vuol fare una maggioranza senza di noi, andremo all’opposizione. In aula il nostro capogruppo, Gabriele Barisano, ha chiesto una seria riflessione sul quadro politico, profondamente mutato negli ultimi mesi: alle elezioni di febbraio il Movimento 5 Stelle a Vasto ha sfiorato il 30%, è il primo partito. Inoltre, in Giunta c’è un assessore senza partito, Antonio Spadaccini, e ce n’è un altro, Mario Olivieri, che appartiene a una lista civica, Giustizia sociale, che ha sostenuto Berlusconi alle ultime elezioni. Inoltre, abbiamo sempre detto che la priorità è il rilancio dell’azione amministrativa”.
Avete incontrato il sindaco. Cosa vi ha detto?
“Sul fatto di rivedere l’assetto della Giunta mi è sembrato d’accordo. Ci ha detto: Parlatene tra partiti della maggioranza. Lui era a conoscenza della nostra astensione. Tre giorni prima ero andato a comunicargli la posizione del Psi”.
Cosa avete chiesto a Lapenna?
“Le nostre richieste sono molto chiare. Abbiamo chiesto il coinvolgimento politico, visto che siamo un partito che ha tre consiglieri comunali, il secondo per grandezza nell’aula Vennitti“.
“Riconoscimento politico” significa assessorato?
“No. Abbiamo chiesto un coinvolgimento nelle decisioni strategiche dell’amministrazione comunale. Vediamo come attuarlo. Ma, da un anno ad oggi, questo coinvolgimento non c’è mai stato. Non ci interessa prendere una poltrona da assessore, oppure nei consigli d’amministrazione della Pulchra e del Civeta. Ma la Giunta non rimanga a 7 assessori. Il numero dei componenti va tagliato”.
Togliere qualche assessore, però, potrebbe mettere a rischio ugualmente la maggioranza e mandare a casa sindaco, Giunta e Consiglio comunale.
“Se il problema è questo, allora non sono i socialisti che vogliono le poltrone…”.