Giunge a una svolta la vicenda giudiziaria dei presunti abusi edilizi ai piedi del costone orientale di Vasto.
Non dovevano essere dissequestrati gli appartamenti del complesso Cono a Mare costruito dalla Cosvim.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione, annullando il dissequestro di una trentina di alloggi disposto dal Tribunale del Riesame di Chieti, che aveva accolto l’istanza degli acquirenti degli alloggi. Gli atti tornano, dunque, ai giudici teatini per un nuovo giudizio.
La vicenda giudiziaria – A darne notizia è il procuratore della Repubblica di Vasto, Francesco Prete, che spiega i motivi addotti dai giudici della Suprema corte.
Il provvedimento di sequestro era stato eseguito 22 maggio del 2012 sul complesso residenziale da 178 appartamenti complessivi.
A distanza di meno di un mese, il 23 giugno, il Riesame aveva accolto i ricorsi dei proprietari degli appartamenti sulla base del principio di buona fede al momento dell’acquisto. La tesi dei titolari degli alloggi era questa: le case sono state comprate senza sapere che i palazzi sarebbero stati costruiti abusivamente.
La Cassazione, invece, ha ribaltato tale decisione, indicando che non c’è evidenza della buona fede degli acquirenti.
A questo punto gli atti tornano al Tribunale del riesame di Chieti, che dovrà rivalutare la vicenda. L’accusa contestata alla ditta costruttrice è quella di lottizzazione abusiva. L’impresa respinge questa ricostruzione dei fatti. Quando gli fu notificato il provvedimento, il titolare della società si definì “allibito” per l’apertura dell’inchiesta giudiziaria e per l’accusa che pende nei suoi confronti.