“Qui finisce che il palazzo crolla con noi dentro”. Sono preoccupati i residenti del condominio Ariete, in via Ritucci Chinni 1, scala C, a Vasto. I segni del tempo e della mancanza di manutenzione sono evidenti. E negli ultimi giorni la situazione si è aggravata ulteriormente. Una situazione in cui si trovano tante delle case popolari presenti nel quartiere San Paolo, il più popoloso della città. Dodici appartamenti, undici di proprietà dell’Ater di Lanciano, uno di un giovane che di recente ha acceso un mutuo per pagarlo. “Qui non è mai stata fatta manutenzione, nonostante le tante richieste. L’ente ci dice che non ha soldi”, spiega uno dei condomini. Ieri mattina la chiamata all’ente. Il rivestimento dei pilastri si sta lentamente sbriciolando. Nell’area d’ingresso si è aperta una voragine nel soffitto, in corrispondenza dei tubi dell’acqua. La situazione peggiore è nel locale che ospita la cisterna dell’acqua. La colonna in cui passano gli scarichi praticamente non esiste più. All’interno si avverte un odore nauseabondo.
Ieri mattina la chiamata all’Ater, con una risposta che non ha di certo soddisfatto chi abita in questo palazzo e non si sente al sicuro. “Ci hanno detto che verranno a riparare le colonne, ma siamo sicuri che metteranno solo un po’ di cemento e andranno via. Ma qui la situazione è grave. Quegli scarichi scoperti non garantiscono di certo il rispetto delle norme igieniche”. Per questo hanno chiesto l’intervento del Comune, che però non ha competenza se non quella di verificare l’agibilità dello stabile. E allora qualcuno ha pensato di chiamare i Vigili del Fuoco, sperando che questo serva a “smuovere qualcosa”. La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Vasto ha verificato la situazione e tranquillizzato i residenti. “Non c’è nessun pericolo di crollo”, hanno detto dopo aver esaminato attentamente le criticità del palazzo.
E’ chiaro però che servono interventi urgenti affinchè la situazione non degeneri. “Non sappiamo che fare. Noi l’affitto lo paghiamo. Anzi, quest’anno è anche aumentato. E’ una situazione indecente. Meritiamo di vivere in un luogo dignitoso”, è la voce unanime dei condomini. “Se l’Ater non ha i soldi i lavori li paghiamo noi, però ce li fanno scalare dall’affitto”, suggerisce qualcuno. Ora tocca all’ente che gestisce le case popolari recepire le richieste di questi cittadini arrabbiati e fare in modo che le condizioni tornino nei parametri della decenza e della vivibilità.
Foto – Condominio pericolante in via Ritucci Chinni
Protesta dei residenti