Nessuna sponsorizzazione per l’acquisto del vetro, lungaggini nello stilare i preventivi, alcune ditte non hanno neanche effettuato un calcolo dei costi. Una storia di ritardi su ritardi, quella dell’area archeologica di piazza Rossetti, dove rimangono coperti i resti dell’antico anfiteatro romano emersi durante i lavori di pavimentazione dell’anello esterno della piazza centrale di Vasto. La ripercorre l’imprenditore che ha vinto la gara d’appalto e ha eseguito quegli interventi. Dopo le dichiarazioni dell’assessore ai Lavori pubblici, Marco Marra, è Antonio Sigismondi, socio amministratore dell’impresa edile Cirulli Giuseppe snc, a scrivere a ZonaLocale.it per ricostruire la vicenda e spiegare le sue ragioni.
La lettera – Scrive l’imprenditore: “I lavori di sistemazione dei rinvenuti reperti hanno richiesto, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, l’acquisizione di diverse autorizzazioni amministrative. Le relative istanze, con la documentazione a corredo, sono state consegnate a mano ai vari enti preposti alla tutela dei vincoli esistenti sull’area e sul territorio comunale, onde accelerarne l’iter.
Ottenute dette, con alcune prescrizioni, il giorno stesso in cui l’ufficio di direzione lavori le ha portate a nostra conoscenza i lavori sono stati ripresi.
In fase esecutiva, per motivi non dipendenti dall’amministrazione e dall’impresa, relativamente alla realizzazione della parte in superficie dell’opera (copertura e sua protezione) un ufficio di un ente preposto alla tutela di un vincolo ha palesato e fatto valere la propria competenza per legge, sicché ha richiesto con sopralluogo delle variazioni palesando il timore come da prescrizione, che dal progetto assentito scaturisse una marcata ed eccessiva contestualizzazione ambientale dell’opera, che l’avrebbe resa visivamente predominante se non ostruttiva, rispetto alle emergenze architettoniche esistenti.
E’ stata richiesta la sostituzione della prevista recinzione di protezione con una visivamente meno impattante quale la posa in opera di fittoni con catena, la cui funzione è pìù delimitativa che protettiva, con conseguente ripensamento della vetrata di copertura.
Contestualmente all’avanzamento dei lavori, con l’unico e primario fine d completarli, sono stati eseguiti altri sopralluoghi congiunti, studiando assieme in loco la fattibilità e bontà tecnica della variazione richiestaci, nonché la loro effettiva realizzazione, senza esporre i sottostanti reperti ad eventuali danni.
Questo ha comportato una variazione dell’ipotesi progettuale iniziale introducendo nuovi parametri tecnici da rispettare secondo precisi obblighi di legge.
Per la copertura degli scavi (che per quanto di nostra competenza sono sistemati e non sono un pozzo), anche alla luce di una ventilata sponsorizzazione dell’opera e, su consiglio di esperti del settore, siamo stati indirizzati verso la tecnica del vetro strutturale. Lastre di vetro sorrette da travi o saette di vetro aventi determinate caratteristiche e requisiti rispondenti alle problematiche insorte dalla soluzione impostaci ed atte a dare una maggiore visibilità dei reperti.
Sicuri del concretizzarsi di una promessa sponsorizzazione dell’opera, immediatamente sono stati promossi ed effettuati diversi sopralluoghi e richiesti svariati preventivi con a corredo le dovute garanzie. Nel mentre la sponsorizzazione non si è concretizzata.
Tra le imprese del settore interpellate, pochissime hanno fatto pervenire il proprio preventivo, mentre quello di alcune imprese locali non è affatto pervenuto.
L’azienda, nel pieno della propria autonomia e nel rispetto dei ruoli, senza bisogno di alcun aiuto li ha valutati e sta valutando nell’ottica della qualità del prodotto, della rispondenza alle norme e dalle specifiche tecniche che esso deve soddisfare, al rapporto qualità/prezzo, alla tempistica, per cui correttamente non si può scegliere un prodotto meno costoso e di conseguenza parlare di alcun importo. Quando si parla di preventivi riportanti certe cifre, bisogna vedere cosa offrono in termini di affidabilità, prestazioni, prodotti, soluzioni, certificazioni, piani di manutenzione, uso, eccetera, sapendo che non si tratta di un semplice e qualsiasi vetro di un infisso”.