Due figli a carico e i libri di scuola da pagare, “una spesa da 600 euro, ma io non ho soldi. Sono senza lavoro e separata. E il Comune mi ha appena negato il sussidio”, racconta preoccupata a ZonaLocale.it Patrizia De Rosa, che già lo scorso 20 febbraio si era incatenata insieme ad altri disoccupati davanti alla statua di Gabriele Rossetti, nel centro di Vasto.
Ieri mattina “ho saputo che la mia domanda di rimborso è stata scartata. Sono andata in municipio e mi hanno detto che non avevo allegato lo scontrino. Non ce l’ho perché non ho i soldi e, quindi, non ho potuto pagare i libri di scuola dei miei due figli: uno frequenta la prima media, l’altro il primo superiore”, spiega Patrizia, che negli anni scorsi si era messa alla guida della protesta dei genitori contro la Regione Abruzzo per dire no la soppressione delle scuole professionali di Vasto.
Ora “sono separata e disoccupata. Come avrei potuto farmi rilasciare lo scontrino, se non ho i 600 euro per pagare i testi scolastici? Allora mi sono fatta consegnare dalla cartolibreria un elenco dei libri che mi sono stati consegnati, in modo da dimostrare la mia necessità. Sono state presentate 15 domande di sussidio per l’acquisto dei testi scolastici. La mia è stata respinta. Ieri ho parlato con assessori e dirigenti comunali. Mi hanno detto di ripassare stamattina. Spero di risolvere questo problema. Non so più cosa fare. Per tanto tempo ho chiesto, ho protestato. Ma non ho ricevuto nessuna opportunità di lavoro. Ora chiedo di poter garantire ai miei figli un’istruzione“.