Un nuovo stop alla Pilkington, dove circa 800 operai saranno costretti a fermarsi ancora una volta. Per 350 lavoratori, la fermata durerà tra le due e le tre settimane. E’ quanto stabilito ieri nella riunione azienda-sindacati sull’applicazione del contratto di solidarietà stipulato dalle parti sociali per far fronte alla crisi nera del mercato dell’auto, che nel gennaio 2013 ha fatto registrare su base nazionale un ulteriore calo del 17,58%. Lavorare meno, accettando una riduzione dello stipendio, ma lavorare tutti: questa la formula attuata nella stragrande maggioranza delle aziende del Vastese e in tutti i settori produttivi.
Nella multinazionale giapponese che a San Salvo produce parabrezza e finestrini, la situazione più critica riguarda i 350 lavoratori del reparto laminati: si fermeranno dal giorno 20 al 2 o al 3, a seconda degli impianti. Ma al forno Selas 3 e all’assemblaggio Coater lo stop durerà 19 giorni consecutivi, dal 16 al 4.
Si fermano dal 16 al 29 i dipendenti dell’area temperati. Tra i 4 e i 7 giorni durerà il periodo di inattività dei lavoratori di questi reparti: forno temperati, Crs, Selas 4 e macchine di taglio pre-psocess.
“Esprimiamo forte preoccupazione riguardo al reparto laminati”, dice Mauro Del Piano (Filctem-Cgil) al termine dell’incontro tra la rappresentanza sindacale e i dirigenti del personale Pilkington Roberto Minenna e Donatella D’Adamo. “E’ il settore in cui lo stabilimento di San Salvo soffre di più la concorrenza interna, quella delle altre fabbriche del gruppo. E’ fondamentale acquisire la produzione di nuovi parabrezza”.