L’udienza è fissata per il 7 maggio prossimo. La difesa di Vito Pagano ha chiesto il rito abbreviato, che consentirebbe di ottenere lo sconto di un terzo della pena. Il 28enne sansalvese “ha fatto pervenire una lettera di scuse alla famiglia Paganelli”, dice l’avvocato Fiorenzo Cieri che, insieme alla sua collega Clementina De Virgiliis, difende l’accusato dell’efferato delitto. La vittima, Albina Paganelli, è stata assassinata il 14 agosto 2012 con 18 coltellate nella sua casa di via Fedro, a San Salvo. Dalla sera della vigilia di ferragosto, Vito Pagano è in cella a Vasto, nel carcere di Torre Sinello.
“Il nostro assistito – spiega Cieri – è titolare di metà di una villa in costruzione di fianco alla casa della vittima. A titolo di risarcimento del danno, ha offerto la sua parte dell’abitazione ancora allo stato grezzo alla famiglia di Albina Paganelli. Il valore è di 250mila euro. L’offerta è stata già formulata presso lo studio di San Salvo del notaio Andrea Bafunno. Ma i familiari della vittima e i loro rappresentanti hanno deciso di non essere presenti”, rifiutando di fatto l’offerta risarcitoria.