Sarà per una serie di coincidenze, ma al Consiglio comunale straordinario le sedie vuote erano più di quelle occupate. Pubblico scarso, pochi consiglieri comunali, tre soli ambientalisti. Alla fine il no unanime alla raffineria galleggiante a sei chilometri dalla costa è arrivato. Ma i vuoti nell’aula Vennitti non sono passati inosservati, a maggior ragione se si pensa che Vasto si candida come sede del grande corteo anti petrolizzazione che andrà in scena il 14 aprile.
Tra gli scranni del Consiglio sedevano ieri 16 consiglieri su 25 totali (compreso il sindaco, Luciano Lapenna, che era a L’Aquila per un vertice sul Civeta, il consorzio intercomunale che ricicla i rifiuti). Nell’area riservata al pubblico si contavano 16 persone: 9 cittadini, 6 giornalisti e un cameraman del tg regionale di Rai 3. Da filmare c’era solo un’aula semivuota, in cui il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, ha dovuto leggere le lettere di giustificazione del presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio e del consigliere regionale del Pd Camillo D’Alessandro. Assenti giustificati i due parlamentari vastesi, Gianluca Castaldi e Maria Amato, impegnati a Roma alla vigila dell’insediamento di Camera e Senato, in cui già da oggi sarà battaglia, non c’era nessun rappresentante di Provincia e Regione.
Non è un buon inizio nella difficile battaglia in difesa dell’ambiente e del turismo.
Foto – No alla raffineria galleggiante, Consiglio comunale semivuoto
Aula semivuota al Consiglio comunale straordinario sulla delicata questione ambientale del rischio petrolizzazione del mare vastese. Presenti solo 16 consiglieri, pochi cittadini, tre ambientalisti e nessun rappresentante di Provincia e Regione.
