Su proposta del ministro per gli Affari regionali, il governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale sia la legge di Bilancio 2013 che quella Finanziaria della Regione Abruzzo. In sintesi, secondo il governo vi sono norme che stanziano somme inesistenti. Cioe’ norme prive di copertura finanziaria, come si dice nel gergo utilizzato nello stilare le motivazioni delle impugnative.
I problemi – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali, ha deliberato l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale di due leggi promulgate dalla Regione Abruzzo.
Si tratta della Legge Regione Abruzzo n. 2 del 10/01/2013 ”Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013 – 2015 della Regione Abruzzo (Legge Finanziaria Regionale 2013)” in quanto alcune disposizioni prevedono spese i cui oneri sono privi di copertura finanziaria, in violazione dell’art. 81 della Costituzione e della Legge Regione Abruzzo n. 3 del 10/01/2013 ”Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 – Bilancio pluriennale 2013 – 2015” in quanto alcune disposizioni finanziarie si pongono in contrasto col principio di equilibrio del bilancio contenuto nell’art. 81, quarto comma, della Costituzione.
Qualche giorno fa la Corte dei Conti non ha registrato il Documento di Programmazione Finanziaria Regionale (Dpfr).
Menna (Udc): “Pasticcioni” – “E’ la dimostrazione di una maggioranza inconcludente e pasticciona, che in due giorni ed alla fine dell’anno pretende di approvare il Dpfr, bilancio di previsione, bilancio pluriennale, conto consuntivo e legge finanziaria regionale”, è il duro commento di Antonio Menna, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale. “Si è tornati ad una piccola omnibus ora bocciata dal Governo e sicuramente stessa sorte farà davanti al giudice delle Leggi. Sono lieto di essermi astenuto in aula consiliare. Si torni in Commissione e Consiglio per eliminare norme e finanziamenti privi di copertura finanziaria”.