“Il mio cliente ha deciso di costituirsi parte civile”. Lo annuncia Raffaele Giacomucci, avvocato del 41enne che ha subito nel giro di tre settimane prima l’incendio dell’auto e poi un’aggressione a bastonate e coltellate.
“Le condizioni dell’uomo vanno migliorando. E’ uscito dall’ospedale, ma ha un braccio fasciato e legato al collo e il volto sfregiato in modo permanente. Inoltre, ha subito anche una coltellata al fianco. Si svolgeranno due processi: il primo sarà quello relativo all’aggressione, il secondo riguarderà l’incendio della vettura. Ci costituiremo parte civile per poter chiedere il risarcimento del danno materiale e biologico subito”. Il 23enne responsabile dell’atto di violenza è stato arrestato dai carabinieri il 4 marzo.
La notizia del 4 marzo – Ha un responsabile l’incendio della vettura di due settimane fa a San Salvo (clicca qui). E la vicenda ha avuto conseguenze gravi, visto che uno dei protagonisti dell’episodio resterà permanentemente sfregiato in volto. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di San Salvo e del Nucleo Radiomobile di Vasto stanno cercando di fare luce su questa vicenda, partita con l’incendio della Fiat Bravo in via delle Viole a San Salvo e finita con un’aggressione in pieno giorno. Ad avere la peggio è stato il 41enne che aveva in uso l’auto di proprietà della madre, andata in fiamme il 14 febbraio. Ad aggredirlo un 23enne, che è stato arrestato dai carabinieri. Entrambe sono già noti alle forze dell’ordine.
L’aggredito è stato ricoverato in ospedale, con prognosi di 30 giorni, dopo essere stato colpito a bastonate e sfregiato in volto e al torace con un coltello. Nella colluttazione ha anche riportato la frattura del metacarpo. Il giovane finito poi in manette con l’accusa di lesioni gravi, è stato refertato con una prognosi di 8 giorni per contusioni varie. Nei suoi confronti anche l’aggravante dello sfregio permanente del viso procurato al suo rivale.
“Molto probabilmente – riferisce una nota del comando provinciale dei Carabinieri- la lite tra i due pregiudicati è legata all’incendio dell’auto di proprietà della madre del 41enne, di fatto in uso al figlio, avvenuto, a San Salvo, la mattina del 14 Febbraio. Quel giorno, infatti, in via delle Viole una Fiat Bravo venne incendiata e nell’auto fu rinvenuto un barattolo di vetro contenente dei residui di liquido infiammabile verosimilmente usato come innesco”.
Le indagini avviate dai Carabinieri del posto a seguito di quell’episodio hanno permesso di accertare che il responsabile dell’accaduto era il pregiudicato di 23 anni che proprio lo scorso sabato pomeriggio, il giorno prima della lite tra i due pregiudicati, era stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di danneggiamento a seguito di incendio. I Carabinieri stanno ora indagando per cercare di capire quali siano le ragioni che avevano portato il 23enne ad incendiare l’auto del 41enne e che ha poi scatenato la lite tra i due, domenica pomeriggio. Al vaglio dei militari dell’arma anche altri indizi per ricercare eventuali collegamenti con l’altra auto andata a fuoco nella stessa notte a San Salvo.