“Un mio compagno di corso all’università a Milano è venuto per qualche giorno a Vasto e gli sto mostrando gli angoli più belli della nostra città. Peccato che debba vedere un posto così caratteristico ridotto in condizioni pietose”. Parcheggio di località Casarza, a due passi dal mare. In una mattina di fine inverno incontriamo Nicola e il suo amico che sono a fare un giro “turistico”. Tutto intorno è un disastro. Uno dei luoghi caratteristici della costa, amato dai vastesi e dai turisti, è ridotto ad un immondezzaio.
Si fa difficoltà a mettere i piedi per terra senza calpestare fazzoletti, profilattici, pacchetti di sigarette e chi più ne ha più ne metta. La scena è desolante e certamente rovina l’atmosfera “magica” creata dalla bellezza paesaggistica. Il parcheggio, certamente una delle più utili opere pubbliche realizzate negli ultimi anni a Vasto, è territorio di conquista. Quello che c’è a terra è l’evidente segno del passaggio delle coppiette, che si appartano da queste parti per consumare il loro amore. E poi buttano tutto per terra. Un giorno dopo l’altro ed ecco che il parcheggio diventa una sorta di campo minato.
Il parcheggio, da un po’ di tempo a questa parte, non è illuminato nelle ore notturne, nonostante le sollecitazioni di cittadini che abitano in queste zone. E poi ci sono rifiuti vari. Da residui di cibo, magari dopo un bel picnic in riva al mare, fino ad un paraurti. Proprio di fianco al cartello “Aiutaci a tenere pulito questo luogo”. A pochi passi c’è anche un mucchietto di siringhe di insulina. Strano che qualche diabetico venga proprio qui ogni giorno per la sua cura. Chissà che non siano servite ad altro.
La bella stagione è ormai alle porte e questo luogo tornerà ad essere frequentato con assiduità. Certo, prima servirà una bella pulizia a fondo. Ma come evitare che sistematicamente Casarza, come tanti altri posti, torni ad essere preda degli incivili? Così come accade per l’abbandono di rifiuti la colpa di chi crede di poter fare ciò che vuole come e dove lo vuole. Un luogo di pregio trasformato in una discarica di fazzoletti e profilattici. Si crea anche una sorta di pensiero “è già sporco, che vuoi che faccia un rifiuto in più”. E così, a chi passa per la prima volta da queste parti, non resta il ricordo degli scogli e del mare cristallino, ma quello della sporcizia.
Foto – Degrado a Casarza
Uno degli angoli più caratteristici della costa deturpato dall’azione degli incivili