Era già stato denunciato a novembre, dopo avere truffato diversi condomini vastesi con falsi contratti telefonici. Non pago, ha continuato nella sua azione, insieme ad un complice. Smascherati e denunciati dalla Polizia i due procacciatori, W.S., 29 anni, e G.G.F., 26, residenti delle Marche, che avevano trasferito ignari consumatori da “Enel Energia” ad altre società di energia elettrica che oggi operano in condizioni di libero mercato.
E’ stato il personale del Commisssariato di Vasto, coordinato dal Dirigente Cesare Ciammaichella, ad eseguire le indagini partendo dalle denuncue delle vittime. “Dagli accertamenti esperiti – riferisce Ciammaichella- è emerso che i due truffatori avevano architettato un piano ingegnoso e redditizio. Uno di loro, già noto alle Forze dell’Ordine per essere stato protagonista in passato di episodi analoghi, si procurava i dati personali degli utenti che, in molti casi, risultavano essere Amministratori condominiali, riuscendo ad acquisire i codici identificativi per la fornitura dell’energia elettrica.
Successivamente passava alla compilazione dei moduli di adesione al nuovo contratto per la fornitura di energia, utilizzava timbri lineari intestati a società fantasma e apponeva una firma falsa, a nome dell’ignaro amministratore condominiale che stava truffando al momento. Dopo qualche tempo, mentre i malcapitati si vedevano recapitare le fatture delle nuove società elettriche in base ai contratti che naturalmente non avevano mai sottoscritti, il “promoter” aveva già incassato le provvigioni versate dalla nuova compagnia per il procurato contratto.
A questo punto la documentazione passava nelle mani del secondo truffatore.
Questi, con le stesse modalità del “socio in affari”, provvedeva a cambiare nuovamente il gestore d’energia. Se il suo compare aveva portato un contratto da “Enel Energia” alla società “Esperia Energia”, a lui spettava il compito di stipulare un nuovo contratto con un ulteriore compagnia la “Meta Energia”. In questo modo riuscivano a portare a casa un buon numero di provvigioni.
Dopo un’attenta e minuziosa indagine, gli investigatori hanno accertato i numeri di conto corrente su cui venivano versate le provvigioni, riuscendo così a risalire agli autori”.
Per i due giovani è scattata la denuncia per truffa, falsità in scrittura privata e sostituzioni di persona. La Polizia proseguirà nelle indagini per accertare eventuali altri complici dei due truffatori.