A Vasto una grande manifestazione popolare per dire no alla petrolizzazione del mare Adriatico. Tutti insieme: Comuni, Province, Regione, associazioni ambientaliste e cittadini uniti per opporsi a nuovi pozzi petroliferi davanti alla costa teatina e al centro oli galleggiante, un impianto per la desolforazione del greggio appena estratto che produrrà ogni giorno 200 tonnellate di fumi inquinanti. Su tutto questo la compagnia petrolifera inglese Medoil ha ottenuto il parere favorevole della commissione di valutazione ambientale del Ministero. Il pericolo è reale e imminente.
Il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, incontrerà lunedì prossimo i parlamentari abruzzesi per chiedere un impegno contro il futuro impianto petrolifero offshore e rilanciare il progetto del Parco nazionale della Costa teatina, su cui la Regione ha convocato i Comuni per il vertice del 7 marzo prossimo. “Noi siamo pronti”, ha ribadito Lapenna. “Aspettiamo la Regione”.
Il 14 aprile prossimo tutti in piazza per difendere il mare Adriatico dalla minaccia ambientale. Vasto si candida a sede della grande manifestazione, a sette mesi dal corteo di Manfredonia.
“Ci dovranno essere tutti – ha dichiarato il sindaco – dalla Regione alle quattro provincie, dai comuni alle associazioni, dal primo dei parlamentari eletti a tutti i cittadini dal momento che il pericolo c’è: la battaglia si preannuncia difficile, gli interessi sono enormi ma sono convinto che anche i partiti della minoranza staranno con noi. La nostra sarà una azione diretta anche ad ottenere decisioni serie da parte degli organismi legislativi sia regionali che nazionali”.
Affiancato dagli assessori Anna Suriani e Marco Marra e dai consiglieri Luigi Marcello e Francesco Menna, alla presenza del vice sindaco Antonio Spadaccini, del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte e del consigliere comunale Paola Cianci, Lapenna ha annunciato che gli uffici legali di Palazzo di Città stanno già lavorando per predisporre gli atti necessari a contrastare per vie legali alle trivellazioni marine.
“E’ chiaro che faremo opposizione giudiziaria verso il provvedimento – ha aggiunto il primo cittadino di Vasto – come è altrettanto chiaro che saremo a disposizione di tutte quelle associazioni che vorranno sostenere questa battaglia, che è giudiziaria e politica: mi aspetto una grande mobilitazione di tutta la costa adriatica, vogliamo essere il capofila istituzionale di questo grande movimento a tutela del nostro mare”.
“E’ incredibile che possa esserci una parte del territorio completamente inascoltata, il presidente Gianni Chiodi si è accorto di tutto ciò solo in queste ultime ore”, ha detto l’assessore all’Ambiente, Anna Suriani, criticando la Regione. “Fortunatamente qualcosa si sta muovendo, dal momento
che il problema riguarda anche le altre regioni che si affacciano sull’Adriatico. E’ necessaria una sinergia tra enti, una azione concentrata e sinergica sugli atti”.