Quando in Abruzzo e in particolare a Gissi c’è di mezzo il cognome Gaspari, le situazioni non possono che avere una certa risonanza. Lucio Achille, figlio dello scomparso “Zio” Remo, dopo lo scarso risultato raccolto alle elezioni politiche con Centro Democratico, ha esternato la sua indignazione su Twitter, lasciandosi andare ad un “In questo postaccio non metterò mai più piede“. Apriti cielo. Perchè se gli abruzzesi sono descritti come “forti e gentili”, certamente non mancano neanche di orgoglio.
Gli articoli che hanno riportato quanto accaduto sono stati commentati con frasi di ogni genere. Da “Questo postaccio da oggi sarà migliore”, passando per “Volevi l’elezione per discendenza?”, fino a “Non sei degno di portare quel nome”.
Non si è fatta attendere una reazione politica. Il direttivo del Partito Democratico di Gissi, alleato alle elezioni con Centro Democratico, ha inviato la seguente nota.
“Le parole del Prof. Lucio Achille Gaspari offendo ed indignano, specie se accompagnate dal silenzio dei suoi sostenitori qui a Gissi, il cui trasformismo ha contribuito a macchiare la candidatura del figlio dell’Onorevole Remo Gaspari.
Pertanto, il Partito Democratico di Gissi, rappresentando il centrosinistra di Gissi, con la sua cultura di rispetto assoluto per l’espressione della volontà popolare, prende le distanze dalle volgari e violente espressione di Lucio Gaspari, invitando il Professore a chiedere scusa ai suoi sostenitori ed ai cittadini gissani ed abruzzesi”.