Coinvolgono tutta la provincia di Chieti le indagini dei carabinieri contro lo spaccio. Arresti e denunce delle scorse settimane nel Vastese lasciano presagire l’avvicinarsi di una Tramonto 2, dopo che il primo filone dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Vasto ed eseguita da oltre 300 militari in sei regioni italiane, aveva portato in carcere 63 persone nel blitz del 10 gennaio 2012. L’operazione Tramonto ha coinvolto 89 indagati. Quasi tutti hanno patteggiato la pena in Tribunale.
Ora il nuovo giro di vite sulle sostanze stupefacenti è in atto da diverse settimane. E si estende a tutta la Provincia. Si sospetta fossero destinati anche al mercato vastese alcuni dei 5 chili di marijuana sequetrati ieri a Chieti
L’operazione dei carabinieri – Così il Comando provinciale di Chieti ricostruisce i fatti: “Per eludere i controlli e muoversi liberamente aveva scelto di spostarsi in taxi il corriere di droga di origine senegalese arrestato ieri pomeriggio dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti, in collaborazione con i colleghi della locale Compagnia. L’uomo, un 29enne residente a Pescara, commerciante ambulante, aveva nel trolley, che portava al seguito, circa 5 chilogrammi di marijuana e 58 grammi di cocaina. I militari dell’Arma hanno fermato il taxi ( il cui conducente è risultato estraneo ai fatti ed ignaro di trasportare sostanza stupefacente) nei pressi di Ripa Teatina. Sul sedile posteriore dell’autovettura sedeva il cittadino senegalese che alla vista dei carabinieri si è subito innervosito. Quando i militari hanno aperto il bagagliaio del taxi ed hanno tirato fuori il trolley che l’uomo vi aveva riposto, come abitualmente fanno tutti i passeggeri che si servono dei servizi pubblici, all’interno hanno trovato ben 4 panetti di marijuana opportunamente avvolti con del nastro adesivo, del peso complessivo di circa 5 chilogrammi ed un sacchetto di plastica per alimenti con all’interno circa 58 grammi di cocaina. Arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il senegalese, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato associato alla casa circondariale di Madonna del Freddo di Chieti”.