Meno due alle elezioni politiche. In questa marcia di avvicinamento all’importante consultazione che dovrà dare un nuovo governo al Paese abbiamo voluto ascoltare la voce di due ragazzi vastesi che, per la prima volta, andranno a votare. Un momento importante che, come per tantissimi altri ragazzi italiani, li farà entrare a pieno diritto tra i cittadini “atttivi”, chiamati attraverso le loro scelte a decidere a chi affidare la guida dell’Italia.
Paride Rossi, 18 anni, studente al quinto anno del Liceo Scientifico. Il 24 e 25 marzo sarà chiamato per la prima volta ad esprimere la sua preferenza in una consultazione elettorale.
Andrai a votare?
Sì. Ho già deciso lo schieramento per cui votare. Sul partito c’è ancora qualche piccola indecisione.
In questi anni avvertivi il desiderio di andare a votare?
E’ sicuramente un passo importante per la vita di un cittadino. Quello del voto è un grande diritto che ti da la maggiore età. Puoi esprimere le tue opinioni per le sorti della nazione.
Però quello che potrai fare è solo mettere una croce su un simbolo. Non sceglierai un candidato per cui votare.
E’ una mancanza del sistema elettorale italiano, perchè credo che ogni cittadino abbia il diritto di scegliere il suo rappresentante in Parlamento. Non trovo giusto il sistema elettorale attuale, dato che non si elegge un candidato in base nominale.
Giovani e politica. Negli scorsi mesi avete manifestato in più occasioni per esprimere le vostre idee. Può essere un modo per interessarsi alla vita civica?
Io non ho partecipato, perchè sono convinto che la legge Aprea non sia stata ben interpretata da chi ha protestato. Quindi mi sembrava tutto inutile. C’è stata e c’è ancora anche la protesta dei docenti, che alla fine è ricaduta su di noi.
Con i tuoi coetanei hai parlato di queste elezioni?
A scuola ogni giorno si discute. Molti hanno idee e convinzioni ben delineate, in pochi non hanno nessuna idea o se ne fregano. I dibattiti sono sulle questioni più vicine a noi, come le unioni tra omosessuali, il finanziamento ai partiti.
Se, una volta che avrai scelto per chi votare, il tuo partito non risulterà vincente come la prenderai?
Alla fine so che chiunque andrà al governo durerà meno di un anno perchè non ci sarà una maggioranza. Io spero solo che il partito che voterò potrà entrare in Parlamento.
Immagina di poter chiedere 3 cose al futuro presidente del Consiglio.
La prima è più aiuto alle famiglie in difficoltà, anche per la scuola, aiutando ad esempio chi non può andare all’università. Poi far in modo che si riduca il debito pubblico senza far sentire il peso sulle tasche dei cittadini. L’ultimo è favorire il riconoscimento delle coppie di fatto e il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso.