Controllare i fumi emessi dai camini delle fabbriche della zona industriale di Punta Penna. Lo chiede l’Arci al sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, dopo il nuovo allarme sulle sostanze irritanti lanciato nei giorni scorsi dal personale del depuratore Coniv.
A invocare “misure olfattometriche attuate con idonea strumentazione” è il presidente del circolo cittadino dell’Arci Nuova Associazione, Lino Salvatorelli, in una lettera indirizzata al primo cittadino: “Considerato che nell’area di Punta Penna è ormai acclarato che sussistono da tempo emissioni irritanti, la cui origine e natura va urgentemente accertata, ma rilevato che parimenti la qualità dell’aria risulta negativamente influenzata dalla ricorrente presenza di cattivi odori, si ritiene utile richiedere l’attivazione, a corollario di indispensabili controlli sul rilascio dei camini, di una opportuna campagna di misure olfattometriche con idonea strumentazione”.
Salvatorelli fa notare che un simile accertamento era già stato disposto nel 2006 dall’Arta, agenzia regionale di tutela dell’ambiente “per verificare la regolarità delle emissioni”.
L’Arci invita Lapenna a “richiedere o possibilmente imporre all’Arta Abruzzo di procedere ai rilievi del caso. Certamente stupisce riscontrare che ancora oggi, dopo anni dal manifestarsi dei fenomeni, non si hanno notizie su controlli e verifiche che usualmente, in analoghe circostanze, vengono posti in essere, quali verifiche sui cicli produttivi, smaltimento rifiuti, ciclo dell’acqua, emissioni, qualità dell’aria, indagini epidemiologiche, relazioni di sopralluoghi, comunicazioni all’autorità giudiziaria”.