“Sono stato io, ma il mio amico è innocente”. Lo ha detto Nicola Antenucci, il ventottenne di Cupello arrestato insieme a Massimo Di Bartolomeo, 40 anni, anche lui cupellese, perché ritenuti entrambi responsabili della rapina di venerdì 15 febbraio alla farmacia Di Nardo-Labrozzi di San Salvo. Un colpo in pieno centro, il terzo in 48 ore nel giro di pochi chilometri, se si considerano anche i raid messi a segno a Vasto in una tabaccheria di corso Palizzi e in una parafarmacia di viale Perth.
Videosorveglianza – Sono state le telecamere a circuito chiuso a filmare il giovane mentre si infilava il cappuccio in testa alle 19, quando è scattata l’ora X stabilita per il raid. Si vede il ventottenne che si copre il volto e poi fa irruzione nella farmacia di corso Garibaldi, nel cuore di San Salvo, dove, puntando una pistola, si fa consegnare l’incasso: 500 euro. Su richiesta del pubblico ministero, Giancarlo Ciani, i due sospettati sono stati arrestati. I carabinieri sabato scorso hanno eseguito l’ordine di custodia cautelare.
L’interrogatorio e la confessione – Oggi a mezzogiorno, nel carcere di Torre Sinello a Vasto, Antenucci è stato interrogato dal gip, Anna Rosa Capuozzo.
“Il mio assistito ha ammesso le sue responsabilità in merito all’accaduto”, spiega l’avvocato difensore, Giovanni Cerella. “Ma ha escluso che Di Bartolomeo abbia partecipato alla rapina: quest’ultimo – sostiene la difesa – si trovava in una traversa nelle vicinanze della farmacia, ma è estraneo ai fatti. Non è complice di Antenucci, che ha usato un’arma giocattolo. La pistola sequestrata in casa dai carabinieri è di proprietà del padre del giovane e non è stata utilizzata nella rapina”.
L’arresto di sabato scorso – I carabinieri hanno arrestato a Cupello i rapinatori che ieri hanno seminato il panico nella farmacia Di Nardo-Labrozzi di San Salvo. Agli arresti sono finiti Nicola Antenucci, 28 anni, e Massimo Di Bartolomeo, 40, entrambi cupellesi. L’arma era una pistola Beretta calibro 7,65. E’ sotto sequestro.
La ricostruzione dei fatti – A ricostruire l’accaduto sono i carabinieri del Comando provinciale di Chieti: “E’ quasi l’ora di chiusura quando un soggetto, a volto coperto e armato di pistola, irrompe nella farmacia Di Nardo, ubicata in corso Garibaldi e, sotto la minaccia dell’arma, costringe la farmacista a consegnargli il denaro contenuto in cassa, pari a 500 euro. Subito dopo l’azione delittuosa, il malvivente riusciva a far perdere le tracce fuggendo a bordo di un’autovettura Seat condotta da un complice rimasto in attesa, con funzione di palo, all’esterno dell’esercizio. Le immediate ricerche condotte dai militari del Nucleo operativo della Compagnia di vasto, coadiuvati dai colleghi della locale Stazione, consentivano di rintracciare e trarre in arresto gli autori della rapina, identificati in Nicola Antenucci e Massimo Di Bartolomeo, ritenuti responsabili il primo quale autore materiale della rapina ed il secondo quale complice rimasto in attesa all’esterno. L’arma utilizzata per commettere la rapina, una Beretta calibro 7.65, è stata rinvenuta e sequestrata presso l’abitazione di Antenucci ed è risultata regolarmente detenuta dal padre di quest’ultimo. Entrambi, che rispondono di rapina aggravata in concorso, sono stati ristretti all’interno della casa circondariale di Vasto”.
Ora Antenucci afferma di essere il solo responsabile.