Da molti mesi la sicurezza a Vasto assurge a tema dominante in questa nostra abbandonata città e i politicanti nostrani fanno a gara nel proporre soluzioni tesi ad arginare l’aumento di episodi di piccole rapine, furti negli appartamenti e altri atti simili. Si straparla di criminalità diffusa. Olivieri, l’assessore vastese, dopo le parentesi mattutine in un noto bar di via Ciccarone, propone addirittura una alleanza con San Salvo.
“Tre rapine e tre auto incendiate nel giro di due giorni. Il bilancio della cronaca nera è pesante”, dice Olivieri. Caro assessore, e questi sarebbero gli atti criminali? E lo stesso assessore con sicumera dichiara che “per fare questo, è necessario un programma unitario di collaborazione tra i vigili e le altre forze dell’ordine, ma anche tra Vasto e San Salvo, perché ormai il problema è generale e ogni Comune non può pensare di affrontarlo da solo. Un grosso progetto sulla sicurezza in generale, dal controllo sull’inquinamento da rifiuti alla tutela dell’incolumità delle persone. Poi bisogna installare la videosorveglianza”.
Piccoli episodi come quelli accaduti di recente che vengono definiti e trattati come mafia e criminalità organizzata rivelano scarsa conoscenza dei fenomeni accaduti, creando allarmismo e infondendo un clima di sospetto in città alimentando fenomeni di razzismo. Ma Olivieri di cosa parla? Di territori occupati dalla malavita e di una economia illegale? di cosche criminali che si organizzano per insediarsi in territori non soggetti al controllo di forze dell’ordine? di una malavita che si espande e decide affari e appalti sul territorio? No! parla di piccole rapine in tabaccherie, in farmacie, di incendi dolosi.
Mio caro assessore, ma ti sei accorto che stiamo vivendo in una situazione di vera emergenza dal punto di vista sociale per la crisi economica? ti sei accorto che il polo industriale e il suo indotto in zona San Salvo, è investito da una crisi di enormi proporzioni che di fatto mette a repentaglio le condizioni di vita di migliaia di famiglie? Che nella Val Sinello Golden Lady e altre aziende hanno messo sul lastrico centinaia e centinaia di lavoratrici e lavoratori? che nella Valle del Sangro, altra corposa realtà industriale, circa 12mila posti sono a rischio?
Che tutti gli indicatori sociali (Istat, Cresa, Confindustria) ci informano che la recessione è profonda e che milioni di famiglie sono sull’orlo della povertà? che la mensa della caritas di via Buonconsiglio, quella mensa alla quale voi consiglieri e assessori avete rifiutato di elargire il gettone di presenza per l’anno 2012 e parte degli emolumenti che vi vengono regalati (circa 50mila euro), erogano circa 200 pasti giornalieri? che i redditi sfumano, i consumi sono drammaticamente in calo, le imprese chiudono e altre agonizzano, la pressione fiscale cresce come la disoccupazione?
Non ti sei accorto che il commercio è al collasso, il centro storico deserto, il comparto turistico (hotel, b&b, ristoranti e servizi) in seria crisi, che l’assenza di interventi e iniziative della amministrazione non fa altro che deprimere ancora di più lo stato grave in cui versano tutti i settori della economia cittadina? Insomma la crisi economica e la disgregazione sociale sono componenti estranee ai fenomeni di piccola devianza e illegalità che si vanno manifestando a Vasto e San Salvo?
Invece di proporre una alleanza con San Salvo sul tema fondamentale del lavoro e di come si può rispondere pubblicamente allo stato di crisi presente, esortando tutte le componenti sociali e politiche a fare sforzi e attivare risorse private e pubbliche per sostenere questo drammatico momento, tu ci vieni a proporre alleanze con i vigili urbani e altre forze dell’ordine in una sorta di patto sulla sicurezza per piccoli episodi di delinquenza.
Non ti sfiora l’idea che proprio la disperazione di molti giovani e la ricerca del danaro per alimentare consumi sia alla base di questi episodi? Che la legalità si afferma non a parole ma inizia con la sicurezza di avere la certezza del futuro e dalla dignità di un lavoro? Avremmo preferito che la tua azione si fosse incentrata con una iniziativa sul bene comune del lavoro riprendendo la Costituzione Italiana all’articolo 1 che recita: La Repubblica italiana è fondata sul Lavoro. E questo nel momento in cui la parola Lavoro è scomparsa dal lessico comune dei politici, proprio quest’anno che ricorre il centenario della nascita di Giuseppe Dossetti, un cattolico democratico: uno dei padri della Costituzione.
Ivo Menna
ambientalista storico lista La Nuova Terra