“Emissioni irritanti provenienti dalla zona industriale di Punta Penna”. Nero su bianco, è la frase che lancia l’allarme. E’ contenuta nella lettera inviata dalla società Coniv spa, che gestisce i depuratori per conto del consorzio industriale del Vastese, a cinque destinatari: il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Pescara, l’Arta (agenzia regionale di tutela dell’ambiente), la Regione Abruzzo e la Provincia di Chieti.
ZonaLocale.it pubblica del documento in cui il direttore tecnico degli impianti di depurazione di Punta Penna e Gissi, Elio Scurti, segnala chiaramente la presenza di pericoli per i lavoratori, scrivendo che “i dipendenti (interni ed esterni attualmente operanti), che ovviamente manifestano disagio, disappunto e preoccupazione per la loro salute, costretti a subire una situazione che si protrae ormai da troppo tempo, sono stati dotati dei DIP”, dispositivi di protezione individuale, “tuttavia ciò non esclude che si proceda a predisporre le procedure di evacuazione dell’impianto a un eventuale acutizzarsi del fenomeno, come già realizzato in passato”.
Nella lettera, datata 14 febbraio 2013, Scurti torna “a segnalare che a flussi intermittenti, sono riprese ad avvertirsi, nell’area dell’impianto di depurazione, emissioni irritanti provenienti dall’area industriale di Punta Penna, con venti insistenti da Nord Ovest. In particolare, nella giornata di giovedì 7 febbraio il fenomeno si è manifestato in misura modesta, mentre nella serata di ieri 13 febbraio e in mattinata di oggi 14 febbraio, l’afflusso si è avvertito e si avverte in maniera particolarmente intensa“.
Oltre a disporre le procedure per il prelievo di campioni per consentire le analisi dell’Arta, il direttore tecnico del depuratore “invita nuovamente tutti gli enti competenti a intervenire con la massima urgenza e decisione al fine di individuare l’origine di tali fenomeni ed attivare tutti i provvedimenti utili alla rimozione definitiva del problema”.
Il caso era già scoppiato a dicembre del 2012, quando gli ambientalisti del Comitato cittadino per la tutela del territorio di Vasto denunciavano pubblicamente casi di “forte malessere tale da determinare inabilità al lavoro con prognosi variabile dai 3 ai 10 giorni per 4 lavoratori”. Non solo. Dal 2010, Coniv e Coasiv hanno lanciato ripetutamente l’allarme, rivolto alle autorità sanitarie, ambientali e politiche.
La lettera di ieri, indirizzata anche ai carabinieri specializzati nella lotta all’inquinamento, potrebbe dare il via a un’indagine sul nemico subdolo e invisibile che minaccia la salute. A due passi dalla riserva naturale di Punta Aderci e dalle sue spiagge frequentate da migliaia di persone.
La lettera di Scurti – Si torna a segnalare che a flussi intermittent, sono riprese ad avvertirsi, nell’area dell’impianto di depurazione, emissioni irritanti provenienti dalTarea industriale di Vasto Punta Penna, con venti insistenti da NW (320 °-360°).
In particolare nella giornata di giovedi 7 febbraio il fenomeno si e manifestato in misura modesta, mentre nella serata di ieri 13 febbraio ed in mattinata di oggi 14 febbraio,Tafflusso si e avvertito e si avverte in forma particolarmente intensa.
Si sottolinea che questa Societa, come gia a conoscenza e sulla base di accordi raggiuntinell’ultima conferenza dei servizi convocata dalNll.mo Sig. Sindaco di Vasto,si e dotataautonomamente di un campionatore automatico a alto volume, che si conferma nella piena e discrezionale disponibilita delle Autorita competenti.
A tal proposito si invitano nuovamente le Stesse a volerci indicare le forme di collaborazione/procedure necessarie al prelievo-consegna-analisi del campione, nella circostanza che queste ultime devono necessariamente essere svolte c/o i laboratori dell’A.R.T.A, in ragione di tecniche e strumentazioni disponibili ed anche, della indispensabile Ufficialita di risultato: in tale senso la CON.I.V. conferma la propria piena disponibilita.
Si invitano nuovamente TUTTIgli Enti di competenza, ad intervenire con la massima urgenza e decisione al fine di individuare I’origine di tali fenomeni ed attivare tutti provvedimenti utili alia rimozione definitiva del problema.
Si porta a conoscenza che nel frattempo i dipendenti (interni ed esterni attualmente operanti), che ovviamente manifestano disagio, disappunto e preoccupazione per la loro salute, costretti a subire una situazione che si protrae ormai da troppo tempo, sono stati dotati dei D.P.I. a disposizione; tuttavia cio non esclude che si proceda a predisporre la procedure di evacuazione dell’impianto ad un’eventuale acutizzarsi del fenomeno, cosi come gia realizzato in passato.
Foto – La lettera: sostanze irritanti nell’aria di Punta Penna
Ecco la lettera con cui il direttore tecnico del depuratore di Punta Penna lancia l’allarme: emissioni irritanti, pericolo per la salute umana.