Maria Amato, candidata alla Camera dei deputati nella lista del Partito democratico, risponde alle domande che ZonaLocale.it rivolge agli aspiranti parlamentari del Vastese. Ecco le sue risposte.
1) Industria, commercio, turismo e agricoltura sono in crisi. Nel Vastese l’economia è in forte recessione. Nelle grandi aziende, a farne le spese sono stati i lavoratori precari, tutti licenziati. Molte piccole fabbriche rischiano di chiudere. Il ricorso ai contratti di solidarietà è un provvedimento tampone, che ha durata limitata. Se i cittadini la eleggeranno, lei cosa farà per affrontare il problema principale, la mancanza di lavoro?
Il Partito Democratico ha costruito il suo programma intorno al lavoro, personalmente mi ritrovo completamente con le scelte del PD su questo tema.
Il vastese soffre delle stesse problematiche del resto del Paese.
Non credo che ricette che mettano al centro una maggiore spesa pubblica per favorire la ripresa potranno essere risolutive del problema.
Dal 2007 el 2011 il PIL è caduto di circa 70 miliardi di euro e una delle ragioni è che sono venuti a mancare 53 miliardi di investimenti privati. La sfida perciò è invertire la tendenza favorendo per quanto possibile l’ingresso sul mercato di capitali privati anche esteri. Questo si può favorire a lunga scadenza e a costo quasi 0 purchè il Parlamento affronti le Riforme, prima fra tutte la riforma elettorale e la legge sui partiti e sulla corruzione, il conflitto di interesse, la riforma della giustizia del lavoro e della pubblica amministrazione, favorendo la libera concorrenza, la trasparenza, le pari condizioni. Occorre in sintesi un rinnovamento culturale.
Le mie convinzioni rispetto all’alleggerimento della macchina burocratica non sono nuove come pure la necessità di specifiche competenza.
L’impulso alla ripresa economica immediata può essere data dalla rimessa in moto della edilizia: il PD si è impegnato a rifinanziare i programmi specifici legati alla messa in sicurezza e all’adeguamento di scuole e ospedali alla normativa antisismica. Il campo delle costruzioni è infatti capace di garantire immediata e nuova occupazione con la nuova e irrinunciabile visione di costruire nel costruito con il fermo principio di contrastare nuovo consumo del territorio.
A queste che possono essere lette come buone intenzioni di partito e premesse generiche va aggiunto il mio impegno personale alla spinta per la rapida attuazione del Parco della Costa Teatina che come più volte pubblicamente dichiarato è oltre che strumento di tutela del territorio un volano di sviluppo per il turismo, per il settore agro-alimentare e per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico.
Voglio andare a rendermi personalmente conto se ancora esistono e dove sono fermi i fondi per il nuovo ospedale di Vasto oltre che per il ruolo che rivestirebbe per la nostra sanità anche perché è una grande occasione di lavoro.
2) La questione ambientale tiene banco in queste settimane. Le foto, scattate dal Wwf, che ritraggono gabbiani sporchi di petrolio sulla costa al confine tra Vasto e San Salvo rappresentano un campanello d’allarme per l’ecosistema e per il turismo. Crede che i parlamentari abruzzesi debbano opporsi all’installazione di nuovi pozzi di petrolio in mare? E lei cosa farà?
Mi sono già impegnata in pubblico assieme al Capolista Giovanni Legnini a contrastare l’installazione di nuovi pozzi di petrolio nell’Adriatico e in particolare di fronte alla nostra costa.
Rispetto a questi argomenti però la mia formazione lascia aperta la speranza a processi innovativi frutto della ricerca tecnologica che possano dare impulso e modernizzazione rispettando il principio della piena ecosostenibilità.
3) Il Parco della Costa teatina esiste solo sulla carta. Va realizzato concretamente oppure no? Cosa s’impegna a fare?
Il parco deve trovare realizzazione rapida. Mi impegno a spingere l’iter normativo per la sua attuazione, considerandolo una priorità.
Penso possa essere importante contribuire al lavoro di tessitura tra le varie categorie interessate dai cambiamenti indotti dal parco al fine di abbassare i livelli di contrasto, superare ove esistenti i pregiudizi e favorire le sinergie.
Chiederò che il mio partito contrasti le eventuali ventilate richieste di abrogazione della legge per la istituzione del Parco della costa teatina.
4) Dal 1994 in poi, tutte le legislature sono state segnate dai tradimenti. Spesso i parlamentari che hanno cambiato partito o coalizione hanno tenuto in ostaggio i Governi, rovesciando i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione che di volta in volta erano usciti dalle urne e determinando la caduta dei Governi. Lei promette che, se i cittadini la eleggeranno, non tradirà la loro fiducia e, quindi, che non cambierà partito o coalizione?
Sono a sinistra da che ero adolescente. Sono nel PD dalla sua nascita, attualmente delegata all’Assemblea Nazionale: gli elettori hanno la mia parola, resterò dalla stessa parte.
A questo aggiungo l’impegno di essere tra chi vuole la riforma elettorale subito: uno strumento che oltre a ridare ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti mette coloro che saranno eletti sotto la lente
degli elettori: la certezza della verifica è un sicuro ed efficace stimolo all’impegno.
5) Si impegna a fare un pubblico rendiconto ogni tre mesi per informare i cittadini sulla sua attività parlamentare?
Lo ritengo doveroso.
6) A Vasto mancano delle strutture sportive all’altezza e adeguate per permettere ai più giovani di praticare sport. Lo stadio Aragona è vecchio, con evidenti limiti e un manto erboso in pessime condizioni. Alcuni campi sportivi come quello dell’Incoronata non sono mai stati ammodernati da quando furono costruiti, mentre quello di Vasto Marina non è messo meglio. In città non ci sono campi da calcio a 11 in sintetico. E’ vero, ci sono altre priorità, ma lo sport è anche un aggregatore sociale.
E’ vero.
Lo sport oltre ad avere una grande azione di collante sociale è un efficace strumento di prevenzione del disagio e un aiuto insostituibile dell’invecchiamento attivo. Difficile pensare ad una completa idea di benessere senza lo sport.
Nel nostro paese uno dei principali campi di cooperazione tra pubblico e privato, è rappresentato dalla realizzazione di impianti sportivi.
La nostra città ha bisogno di rinnovare ed adeguare le infrastrutture sportive, penso che anche Vasto possa utilizzare questi strumenti normativi già esistenti, quali il Paternariato pubblico-Privato.
Anche in questo caso ritengo che sia necessario per le pubbliche amministrazioni dotarsi di competenze che sappiano utilizzare adeguati strumenti normativi che soprattutto in questa fase possano consentire di utilizzare in trasparenza l’apporto di privati.