“Con estrema franchezza devo considerare che tra me e Giorgio De Matteis esiste una reale distanza politica. Nella sua intervista traspare che ha una grande opinione di sé, mentre il gruppo dirigente che ha guidato il partito gode di una buona opinione da parte degli abruzzesi”.
Niente disgelo tra uno dei tre promotori della fronda in seno alla dirigenza dell’Unione di centro contro la candidatura al secondo posto nella lista della Vela alla Camera del vice presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, e quella dell’ex consigliere regionale del Pdl Nicoletta Verì, capolista al Senato per la lista civica del premer Monti.
Il presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, pur confermando un incontro “in un bar”, in una nota smentisce il raggiungimento dell’intesa annunciata, nel fare il punto sull’operazione ricucitura, in Consiglio regionale ancora iscritto all’Mpa, ex Udc e dal maggio scorso anno leader del movimento L’Aquila città aperta.
Uno schieramento trasversale che, alle elezioni amministrative dell’Aquila, ha raggiunto il ballottaggio al posto del centrodestra perdendo poi il ballottaggio con il sindaco, Massimo Cialente.
Alla luce di quanto dichiara Di Giuseppantonio è giallo, quindi, su una questione che pure è centrale per l’elezione di De Matteis e della Verì alle Politiche dei prossimi 24 e 25 febbraio.
Di Giuseppantonio, che nelle passate settimane si era dimesso proprio per giocarsi le carte per una candidatura, insieme con il capogruppo in Consiglio regionale, Antonio Menna, e il consigliere di amministrazione della Rai, l’abruzzese Rodolfo De Laurentiis, è stato tra i registi della protesta contro le scelte delle candidature, secondo i frondisti, imposte dal leader Pierferdinando Casini.
La fronda si era scatenata perché De Matteis e la Verì non sono iscritti all’Udc e non sono espressione della base del partito. La rivolta ha portato all’autosospensione e al disimpegno elettorale di parte della dirigenza.
Di Giuseppantonio rivela i particolari del suo colloquio con Gdm, sottolineando che “mi rammarica costatare che De Matteis si sia fatto un’idea che non corrisponde alla realtà. Un paio di settimane fa ci siamo parlati come due buoni amici in un incontro presso un bar di Pescara – ricorda – A seguito di questo incontro, inoltre, è emerso che restano le distanze sulla politica regionale e il futuro dell’Udc”.
“Sul piano politico, le mie parole trovano conferma attraverso i buoni risultati elettorali conseguiti nel corso degli anni da parte di tutto il gruppo dell’Udc – chiarisce ancora – non da ultimo quelli ottenuti in occasione delle ultime elezioni amministrative”.
Il presidente della Provincia teatina conferma anche il disimpegno dalla campagna elettorale: “In questi giorni, come sempre d’altronde, sono impegnatissimo in Provincia di Chieti per alcune scadenze importanti e non riesco a trovare tempo per pensare alle elezioni e alla campagna elettorale – taglia corto – In fondo ritengo che il modo migliore per costruire il mio futuro politico sia lavorare costantemente per la comunità che mi ha eletto e mi sostiene affettuosamente nel quotidiano”, taglia corto.