Sta per finire l’emergenza idrica nella zona industriale di San Salvo e lungo la costa. “In data odierna è stata revocata l’ordinanza che vietava l’utilizzazione a fini potabili delle acque erogate dal Coniv nella zona industriale”. Lo anmnuncia Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo.
“La decisione è stata assunta a seguito della comunicazione pervenuta dal Sian, in cui si evidenzia che le acque in uscita dal rubinetto interno Coniv presentano i requisiti previsti dall’allegato 1 del Decreto Legislativo 31 del 2001 relativo alla qualità delle destinate all’uso umano, e della conseguente nota del Coniv.
Il Sian provvederà, altresì, ad eseguire per tutto il periodo di dichiarata emergenza un piano di controllo straordinario sia sulle acque in uscita dal Coniv che sulle acque di captazione. Un ringraziamento particolare – dichiara la Magnacca – va alla Protezione Civile, senza il cui apporto collaborativo, l’emergenza sarebbe stata ancor più di difficile gestione. Auspichiamo che dagli organi competenti arrivino in tempi rapidi proposte volte ad una soluzione definitiva e strutturale del problema dell’approvvigionamento idrico della zona industriale”.
Nei giorni scorsi la Confederazione Cobas ha chiesto chiarezza. Lunedì, al termine della riunione tra sindacati, l’intera rappresentanza sindacale per la sicurezza e l’ambiente della zona industriale di San Salvo ha diffuso un documento in cui pretende di sapere quanto gli operai siano stati esposti alle acque inquinate che sgorgavano da docce e rubinetti dei bagni delle aziende, visto che lo stop è arrivato il 22 gennaio, a distanza di due mesi dalle analisi del 23 novembre, che avevano evidenziato la presenza di fenoli al di sopra del limite di legge.