“Non parlo”. Marco Del Vecchio ha detto solo questo. E’ durata pochi secondi l’ultima seduta della perizia psichiatrica sull’indiziato del duplice omicidio di via Anghella. In carcere si erano ritrovati per la quarta volta gli psichiatri che devono stabilire se l’uomo è capace d’intendere e di volere. La perizia decisiva è stata affidata dal giudice per le indagini preliminari, Caterina Salusti, al dottor Ferruccio Canfora, consulente tecnico d’ufficio che ora ha 60 giorni per scrivere la relazione da cui dipende l’imputabilità dell’indagato, ossia la possibilità di sottoporlo a un eventuale processo.
Presenti anche lo psichiatra Giuseppe Orfanelli (nominato dalla Procura), Roberta Bruzzone (perito di parte civile) e gli avvocati Gianni Menna, che rappresenta la famiglia delle due vittime, e Raffaele Giacomucci, difensore di Marco Del Vecchio. Il perito della difesa, Francesco Bruno, era assente perché impegnato in un processo in corso alla Corte d’appello di Catania.
Ora gli esperti parleranno anche con Nicoletta Del Vecchio, figlia dei coniugi assassinati e parte lesa.
L’attesa – I medici incontreranno oggi per l’ultima volta Marco Del Vecchio. E’ in programma stamani, alle 11, nel carcere di Torre Sinello, a Vasto, l’incontro finale tra l’indagato, il 37enne accusato di aver ucciso i genitori, e gli psichiatri che devono decidere se l’uomo era capace d’intendere e di volere al momento in cui è avvenuto il duplice omicidio di via Anghella. Il 17 novembre scorso, in un sabato pomeriggio che ha macchiato di sangue la già cupa cronaca cittadina dell’ultimo anno e mezzo, Emidio Del Vecchio, 78 anni, e sua moglie Adele Tumini, 75, sono stati massacrati con 111 coltellate nella casa che condividevano col figlio. E’ quest’ultimo l’indiziato del delitto. Accusato di omicidio volontario e resistenza a pubblico ufficiale. E’ difeso dall’avvocato Raffaele Giacomucci. Su autorizzazione del magistrato, il colloquio con gli esperti verrà registrato con una telecamera.
Il giudice per le indagini preliminari, Caterina Salusti, ha detto sì al consulente tecnico d’ufficio che chiedeva un’altra seduta per esaminare Marco Del Vecchio. Ferruccio Canfora, l’esperto nominato dal giudice per le indagini preliminari, ha ottenuto un ulteriore incontro in carcere con l’indiziato, più altri 60 giorni per il deposito della relazione, decisiva per determinare se Del Vecchio era capace d’intendere e di volere. Se fosse accertata la sua incapacità, non sarebbe imputabile e, dunque, non potrebbe essere processato.
Oggi, per la seduta finale, torneranno a Vasto anche i consulenti di parte: Roberta Bruzzone, nominata dall’avvocato Gianni Menna, che rappresenta gli altri due figli della coppia, Osvaldo e Nicoletta Del Vecchio, parte offesa in questa vicenda, e Francesco Bruno, che insieme a sua moglie Simonetta Costanzo supporta la difesa. Il pubblico ministero, Enrica Medori, ha scelto Giuseppe Orfanelli, psichiatra dell’Università di Chieti.