Così Anna Suriani, candidata al Senato nella lista di Sinistra ecologia e libertà, risponde alle domande che ZonaLocale.it rivolge ai candidati del Vastese.
1) Industria, commercio, turismo e agricoltura sono in crisi. Nel Vastese l’economia è in forte recessione. Nelle grandi aziende, a farne le spese sono stati i lavoratori precari, tutti licenziati. Molte piccole fabbriche rischiano di chiudere. Il ricorso ai contratti di solidarietà è un provvedimento tampone, che ha durata limitata. Se i cittadini la eleggeranno, lei cosa farà per affrontare il problema principale, la mancanza di lavoro?
Le politiche del lavoro vanno rimesse al centro del dibattito politico: invece di avvitarsi in fantasiose profezie sui futuri scenari, la campagna elettorale dovrebbe dare la possibilità di farci parlare delle nostre proposte su questa che è una vera e propria emergenza nazionale a cui siamo arrivati purtroppo malissimo rispetto ad altri paesi europei. Ci raccontavano, appena alcuni mesi fa, che i ristoranti erano pieni e nel frattempo il governo Berlusconi era assente in tutte le vertenze più importanti e assolutamente inerte.
Le ricette di Sel: un piano straordinario per l’occupazione che preveda reddito minimo garantito, detassazione delle nuove assunzioni, ripristino dell’articolo 18 ed abrogazione dell’articolo 8, raddoppiare le risorse da destinare alla cultura, un piano investimenti sulla formazione che rilanci il ruolo della scuola pubblica, un robusto piano di interventi statali per la difesa e la manutenzione del territorio finalizzato particolarmente alla prevenzione del dissesto idrogeologico, forte sostegno all’imprenditoria che investa sull’ambiente, dalle energie alternative alla mobilità sostenibile, dal turismo sostenibile alle produzioni agricole di qualità.
2) La questione ambientale tiene banco in queste settimane. Le foto, scattate dal Wwf, che ritraggono gabbiani sporchi di petrolio sulla costa al confine tra Vasto e San Salvo rappresentano un campanello d’allarme per l’ecosistema e per il turismo. Crede che i parlamentari abruzzesi debbano opporsi all’installazione di nuovi pozzi di petrolio in mare? E lei cosa farà?
Continuerà un impegno, mai venuto meno in tutti questi anni, con la ulteriore possibilità di mettere mano ai dispositivi legislativi per frenare il fenomeno della petrolizzazione dei nostri mari, non solo l’Adriatico. D’altra parte gli ultimi due ministri che sono intervenuti sulla normativa di settore, Prestigiacomo e Passera, hanno intrapreso una gara al peggio, senza porre un freno anzi favorendo le trivellazioni nel mare Adriatico a poche miglia dalla costa, in barba all’industria del turismo e della pesca. Il nostro mare non può permettersi di rischiare il proprio delicato equilbrio per gli interessi di pochi.
3) Il Parco della Costa teatina esiste solo sulla carta. Va realizzato concretamente oppure no? Cosa s’impegna a fare?
Certamente sì, Sel e tutto il centro-sinistra continueranno la battaglia perché il parco diventi realtà. Basta con le deroghe prima che i fondi ancora disponibili prendano altre strade. Ricordo che per eliminare il Parco ci vuole una legge abrogativa che finora nessuno ha il coraggio di proprorre. La melina è però la vera arma letale che rischia di far perire di morte naturale questa straordinaria opportunità per il nostro territorio. Perché il centro-destra avversa palesemente il Parco? Non è bastata la corsa al mattone che negli ultimi 15 anni ha sepolto nel cemento i nostri paesaggi più suggestivi, le aree soggette a vincolo, i parchi, le aree archeologiche, le spiagge? Dagli anni ’50 l’Italia ha fatto fuori 11 milioni di ettari di superfici libere, una superficie enorme, pari ad un terzo del territorio nazionale ancora libero nel 1951, pari cioè all’intero Nord del Paese.
Lo stop al consumo di suolo è un imperativo morale che abbiamo soprattuto nei confronti di chi verrà dopo di noi, a cui è giusto consegnare un patrimonio naturale, paesaggistico, storico-artistico ancora tra i più prestigiosi al mondo.
Da parte della giunta regionale si sono messi in campo argomenti incredibili, si sono fomentati gli agricoltori in modo indecente raccontando tutta una lunga serie di falsità, proprio a coloro che trarrebbero dal Parco i maggiori benefici.
Il Parco non è solo tutela quindi, ma straordinaria opportunità di sviluppo per creare occasioni rivolte ad una imprenditorialità consapevole, per mettere in rete il tessuto rappresentato dai nostri comuni costieri e non solo, per far dialogare l’impresa turistica con il mondo agricolo, per percorrere la strada di un’enogastronomia di qualità.
E’ questo il nostro reale petrolio, la nostra reale ricchezza assolutamente non delocalizzabile.
4) Dal 1994 in poi, tutte le legislature sono state segnate dai tradimenti. Spesso i parlamentari che hanno cambiato partito o coalizione hanno tenuto in ostaggio i Governi, rovesciando i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione che di volta in volta erano usciti dalle urne e determinando la caduta dei Governi. Lei promette che, se i cittadini la eleggeranno, non tradirà la loro fiducia e, quindi, che non cambierà partito o coalizione?
Non è mai accaduto e non accadrà certo ora. In tanti anni di militanza ho sempre fatto riferimento alla stessa area. Iscritta dal molti anni al Pds-Ds, allo scioglimento di quel partito ho aderito a Sel.
5) Si impegna a fare un pubblico rendiconto ogni tre mesi per informare i cittadini sulla sua attività parlamentare?
Certamente. Il rapporto con i cittadini, confermato per quel che mi riguarda dallo straordinario esito delle primarie in Abruzzo ed in particolare nella mia città, conferma questa vicinanza e il desiderio di confronto con i cittadini non verrà meno. Il rischio reale della politica è l’autoreferenzialità ma, per chi viene dal territorio e conosce le fatiche ma anche le soddisfazioni della rappresentanza locale, questo rischio non sussiste.
6) A Vasto mancano delle strutture sportive all’altezza e adeguate per permettere ai più giovani di praticare sport. Lo stadio Aragona è vecchio, con evidenti limiti e un manto erboso in pessime condizioni. Alcuni campi sportivi come quello dell’Incoronata non sono mai stati ammodernati da quando furono costruiti, mentre quello di Vasto Marina non è messo meglio. In città non ci sono campi da calcio a 11 in sintetico. E’ vero, ci sono altre priorità, ma lo sport è anche un aggregatore sociale.
La nostra amministrazione ha fatto molto sull’esistente pur a fronte del ben noto contingentamento di risorse, cito per tutti la risistemazione e messa a norma del PalaBcc e dello stadio Aragona. Pur tuttavia è poco: Vasto necessiterebbe di ulteriori strutture sportive, ma in generale tutta l’Italia deve investire di più sullo sport. Nel nuovo Parlamento ci saranno molti sportivi: penso all’ex allenatore Renzo Ulivieri, capolista di Sel al Senato in Toscana, o alla campionessa olimpica Josepha Idem, capolista al Senato in Emilia Romagna per il Pd, che entrambi, oltre ad essere da anni impegnati politicamente in qualità di amministratori nei loro territori e conoscendo benissimo le problematiche del mondo sportivo, daranno senza dubbio uno straordinario contributo per il rilancio dello sport a livello nazionalecon maggiori investimenti a disposizione dei comuni.