In una seduta burrascosa salta l’approvazione del bilancio del Civeta, il consorzio che si occupa di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti in trenta comuni del Vastese. L’assemblea dei sindaci era convocata per approvare documento contabile di previsione 2013 e il pluriennale 2013-2015. Ora rischia il dissesto finanziario l’ente consortile che gestisce l’impianto di riciclaggio e la discarica di servizio in contrada Valle Cena, nel territorio di Cupello.
Nella riunione sono emersi feroci contrasti. A soffiare sul fuoco delle polemiche è stato soprattutto il sindaco di Pollutri, Nicola Benedetti, che è andato allo scontro col suo collega di Cupello, Angelo Pollutri, sui debiti pregressi accumulati negli anni scorsi. Un bilancio in rosso che dal 2010 i cittadini del Vastese stanno ripianando con pesanti aumenti della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani, cresciuta mediamente del 35%. “Benedetti ha paragonato il Civeta al Monte dei Paschi, una cosa inaccettabile”, tuona Angelo Pollutri. “Si sta facendo una campagna elettorale spicciola sulle spalle dei cittadini. Per una manciata di voti, i sindaci di Pollutri e Scerni vorrebbero portare il consorzio al dissesto finanziario, con effetti disastrosi. Dei 6 milioni di euro di debiti, che ora sono scesi a una cifra tra i 900mila e il milione di euro, è responsabile la Regione, che non ha concesso al Civeta l’autorizzazione all’utilizzo della seconda vasca di raccolta. Per un anno e mezzo”, tra il 2008 e il 2009, “siamo stati costretti a portare i rifiuti altrove”, a Lanciano e Isernia, “per questo i costi sono lievitati. Altrimenti, non ci sarebbero debiti. Il mio Comune deve avere dal Civeta un milione e 200mila euro, ma non li esige per evitare un ulteriore indebitamento del consorzio. Perché ho votato contro il bilancio di previsione? Perché sono contrario alla costruzione della terza vasca di raccolta dei rifiuti”. Il primo cittadino di Cupello da anni si è schierato contro le nuove discariche in cui accumulare la frazione non riciclabile del pattume e ha proposto, invece, la creazione di un polo energetico alimentato dall’immondizia.
Su delega del sindaco, Luciano Lapenna, il Comune di Vasto è stato rappresentato in assemblea dall’assessore ai Lavori pubblici, Marco Marra: “Non ho pertecipato al voto – racconta – perché non c’è stato modo di prendere visione e valutare il bilancio. E’ stata una riunione segnata da polemiche sterili sui debiti pregressi. Vorremmo chiarezza sul riciclaggio della plastica: se fossero veri i dati denunciati da Fli nei giorni scorsi, ossia che il Civeta ricicla solo il 12% della plastica raccolta a Vasto, allora ci sarebbe da preoccuparsi perché i cittadini fanno la differenziata e la fanno bene. Credo che, invece di fomentare inutili polemiche interne al consorzio, bisognerebbe pretendere dalla Regione l’autorizzazione per costruire la terza vasca”.