I venti di crisi continuano a spirare sulla Pilkington di San Salvo, dove il rapporto trimestrale sull’andamento del gruppo nipponico è ancora in rosso, come ormai accade dal 2008, ossia dall’inizio della crisi che ha travolto tutti i settori dell’economia e messo in ginocchio il mercato automobilistico.
Sono i manager Mark Lyons e Iain Smith a stilare il documento in cui è contenuta la presentazione dei risultati di Nippon sheet glass, la multinazionale giapponese del vetro proprietaria di Pilkington che nella zona industriale di Piana Sant’Angelo produce parabrezza e finestrini. I dati sono aggiornati al 31 gennaio 2013.
Evidenziano una situazione ancora difficile per tutta la multinazionale, che ha già proceduto a tagli pesantissimi: oltre 2mila persone sono state licenziate negli stabilimenti del gruppo, ma non si intravedono segnali di miglioramento e si registra un ricorso elevato ai finanziamenti bancari.
In Europa e a San Salvo il bilancio è in perdita e non sono previsti investimenti in questo 2013 in cui si concluderà il primo anno dei contratti di solidarietà: lavorare meno, accettando una riduzione dello stipendio, ma lavorare tutti. Sono 1800 i lavoratori che, a rotazione, rimangono a casa mediamente una settimana al mese per evitare altri licenziamenti in un’azienda che ha già tagliato dall’inizio della crisi 350 precari.
E, nel frattempo, le istituzioni e i politici rimangono in silenzio. Il lavoro che nel Vastese scarseggia è un problema non ancora entrato nella campagna elettorale.