“Stai attento”, gli dicevano i familiari. Mettersi in cammino sul ciglio della strada provinciale era pericoloso. Ma Umberto Rusi amava quella passeggiata da casa fino al centro abitato di Cupello.
Tutti i i giorni si metteva in cammino. Ieri ha trovato l’impatto fatale con quel furgone di frutta. Per lui, nonostante l’allarme lanciato subito dal conducente del veicolo e i soccorsi del 118, non c’è stato nulla da fare. Lascia il figlio Peppino, la nuora Lina e i nipoti Claudia e Teresa.
Il corpo senza vita di Umberto Rusi si trova dalla tarda mattinata di ieri nell’obitorio dell’ospedale San Pio da Pietrelcina. E’ lì che il medico legale della Asl eseguirà la ricognizione cadaverica disposta dalla Procura della Repubblica di Vasto, che ha aperto un’inchiesta sul tragico incidente avvenuto ieri sulla strada provinciale 181, vicino all’ultima curva che precede l’ingresso a Cupello. Poi verrà celebrato il funerale. Umberto era quasi arrivato in paese. Lì, una volta messosi a camminare sul marciapiede, sarebbe stato al sicuro. Non ha fatto in tempo.