Una corona d’alloro. Alla presenza di un gruppo di alunni della scuola media Rossetti di Vasto, sono stati gli alpini in congedo a sistemarla oggi ai piedi della lapide che, da sei anni, a Vasto Marina ricorda le vittime dell’Olocausto e i prigionieri politici del fascismo e del nazismo.
A Vasto esistevano due campi di concentramento, entrambi sulla riviera: l’albergo Ricci (l’attuale Favelachic) e villa Marchesani (oggi villa Santoro). Furono aperti nel giugno del 1940 e chiusi definitivamente a fine settembre del ’43. Potevano ospitare fino a 170 persone, ma quasi sempre quella soglia fu superata. Il fascismo internò nel campo di concentramento Istonio Marina gli oppositori politici sgraditi al regime (definiti italiani pericolosi) e, nell’ultimo periodo, anche un gruppo di prigionieri slavi.
In Abruzzo i campi e le località d’internamento erano 59. Insieme alle Marche e al Molise, fu la regione in cui furono internate più persone: la scelta del Ministero degli Interni ricadde su queste zone per motivi geografici (territorio impervio e poche vie di comunicazione), demografici (lontananza dalle grandi città e scarsa densità abitativa) e politici (popolazione poco politicizzata). Alle Isole Tremiti fu istituita una colonia in cui venivano confinati i sovversivi. Lì furono spediti alcuni internati che a Vasto Marina stavano architettando una ribellione.
Nella breve cerimonia di oggi, il vice sindaco di Vasto, Antonio Spadaccini, ha parlato agli alunni ricordando che “in quel periodo fu fatto quanto di peggio l’uomo possa fare a un proprio simile”.
La lapide – “Nella provincia di Chieti – ricorda l’iscrizione sulla lapide di viale Dalmazia – esistevano sei campi di concentramento e oltre venti località di internamento per ebrei, cittadini stranieri e oppositori al nazifascismo. Vasto Marina (Istonio Marina) dal 1940 al 1943 ospitava un campo di concentramento. Per alcuni internati questo fu l’ultimo luogo di residenza noto. Io non dimentico. Villa Marchesani e albergo Ricci”.
Foto – Campi di concentramento di Vasto Marina, una corona d’alloro per gli internati
Una sobria cerimonia si è tenuta stamani per onorare la memoria delle centinaia di persone internate tra il 1940 e il 1943 nei due campi di concentramento di Vasto Marina.