C’è un uomo residente a Vasto, la cui identità non viene rivelata, tra i destinatari delle 29 ordinanze di custodia cautelare, di cui 18 in carcere, richieste e ottenute l’altro giorno dalla Dda di Bologna che, nell’ambito dell’operazione denominata Black Monkey, contro un giro di slot machine illegali, ha fatto sequestrare in tutta Italia dalla Guardia di Finanza beni del valore di 90 milioni di euro.
Controlli nel Vastese – I controlli eseguiti dai finanzieri hanno riguardato anche una ditta di San Salvo che affitta gli apparecchi a bar e sale giochi del Vastese. Tutto regolare, secondo il legale della ditta, l’avvocato Massimiliano Baccalà, il quale esclude che il cliente sia indagato.
Nel mirino delle fiamme gialle immobili, quote societarie, rapporti bancari e automobili. A capo dell’organizzazione ci sarebbe Nicola Femia, boss calabrese della ‘ndrangheta che, dalla provincia di Ravenna, dove vive da tempo sottoposto ad obbligo di firma, dirigeva secondo l’accusa l’attività illecita nel gioco online e nelle video slot manomesse. Tra gli arrestati, oltre ai due figli di Femia, compaiono un sottufficiale della Guardia di Finanza in servizio a Lugo di Romagna, oltre a un finanziere e un ispettore di polizia in congedo e un’impiegata della Corte di Cassazione. Quasi trecento le intercettazioni ambientali e telefoniche, tra cui l’agghiacciante telefonata in cui il boss Femia e il suo referente piemontese, Guido Torello, minacciano di far “sparare in bocca” al giornalista della Gazzetta di Modena, Giovanni Tizian, ora sotto scorta.
Gianni Quagliarella