Nuovo stop alla depurazione dell’acqua del Trigno. La Asl e il Sian (servizio d’igiene alimentare e della nutrizione) della Regione Abruzzo hanno inviato un fax al Coniv, imponendo l’immediata interruzione del flusso idrico verso le aziende di San Salvo. L’acqua del Trigno non solo non può essere bevuta, ma neanche utilizzata per igiene personale e nei bagni delle fabbriche.
Confermata la presenza di fenoli (derivati degli idrocarburi) al di sopra dei limiti consentiti dalla legge.
La mattinata – L’emergenza idrica non è finita. Ancora disagi sulla riviera dopo lo stop imposto due giorni fa dalla Regione alla potabilizzazione delle acque del Trigno a seguito delle analisi che, il 23 novembre scorso, hanno evidenziato la presenza di fenoli. E se ieri è stato rimosso il divieto di depurazione per l’uso industriale, rimane l’alt all’erogazione di acqua potabile utile ad aumentare il flusso idrico, come ormai necessario dall’estate 2009, vista la crescita della popolazione e lo sviluppo edilizio sregolato che, negli ultimi quindici anni, ha moltiplicato il numero degli allacci alla rete idrica.
Ieri in tutta Vasto Marina, anche nella zona centrale servita dallo storico acquedotto del Verde (con acqua proveniente dalle sorgenti di Fara San Martino) il flusso destinato al consumo umano è stato interrotto alle 19.30 per consentire ai serbatoi di riempirsi. E’ ripreso stamani attorno alle 7. La Sasi, società che gestisce le reti idriche e fognarie in 92 comuni su 104 della provincia di Chieti, cerca di limitare i disservizi alle sole ore serali e notturne. Nella fascia costiera le nuove abitazioni sono dotate di autoclave. Nella zona storica della riviera, invece, non tutte le case hanno i serbatoi d’emergenza.
La Sasi acquista dalla Coniv (società che gestisce i depuratori del consorzio industriale) l’acqua potabilizzata per far fronte al fabbisogno durante tutte le 24 ore a Vasto e San Salvo, specie d’estate quando la popolazione aumenta e la siccità si fa sentire. “Sia nel centro abitato che a San Salvo Marina l’acqua potabile viene garantita tramite l’acquedotto del Verde. Se dovessero essere necessarie interruzioni per consentitre l’accumulo delle scorte nei serbatoi delle rete idrica, queste sarebbero disposte dalla Sasi solo nelle ore notturne”, dice Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo.
La potabilizzazione delle acque del Trigno è sospesa da due giorni perché in un campione prelevato e analizzato a novembre in contrada Pietrafracida, a Lentella, è stato rinvenuto un quantitativo di fenoli (derivati dagli idrocarburi) superiore ai limiti massimi consentiti dalla legge.
Ieri nelle aziende di San Salvo è tornata l’acqua per usi industriali e igienico sanitari, ma non per bere dai rubinetti. “L’acqua – ha comunicato la Pilkington ai lavoratori – non dovrà essere ingerita, ma si potranno fare le docce”. I distributori di bevande e la mensa sono stati riforniti per far fronte alle necessità del personale.
La protezione civile Valtrigno, tramite le autobotti, ha aiutato la multinazionale giapponese in cui lavorano 1800 persone ad affrontare i due giorni più duri, quando l’acqua è mancata totalmente.