L’acqua del fiume Trigno non può essere sottoposta al processo di potabilizzazione necessario a destinarla al consumo umano. Lo ha stabilito il settore Sanità della Regione Abruzzo. E i cittadini cominciano già a subire le prime conseguenze. Oggi pomeriggio, alle 17.50, l’erogazione idrica è stata sospesa a Vasto Marina fino a domattina alle 7.
Ingegner Lino Prezioso, direttore tecnico della Coniv, la società che gestisce i depuratori di San Salvo per conto del consorzio industriale del Vastese. Cosa è successo?
“E’ successo che la Regione ha declassato le acque del Trigno, stabilendo che non sono più potabilizzabili. Ieri, alle 16.45, ho ricevuto la comunicazione del Sien (servizio di igiene alimentare e della nutrizione) della Asl, che mi metteva al corrente del fatto che l’acqua del Trigno non appartiere più alle categorie A1, A2 o A3 e, quindi, non è idonea per il consumo umano”.
Perché questo cambio di classificazione? Il fiume è inquinato?
“Questo non lo sappiamo. Sappiamo che sono state valutate le acque del fiume e che non sono più classificate come A3, categoria che le rendeva sottoponibili alla potabilizzazione per il consumo umano”.
Significa che adesso non fornite più acqua da immettere nell’acquedotto destinato a Vasto e San Salvo?
“La nostra attività prosegue, ma solo per le aziende: il depuratore fornisce solo acqua industriale e non per consumo umano”.