Scatta l’emergenza: la Pilkington rimane senz’acqua. Prime conseguenze: da stasera niente docce. Ma altri problemi sorgeranno, se la situazione critica non verrà superata in fretta. Arrivano le autobotti ed è corsa contro il tempo per assicurare un minimo di erogazione idrica per bagni e mensa.
Non è la prima volta in cui accadono guasti che creano forti disagi ai lavoratori. La scorsa estate la fabbrica era rimasta senza luce. Gli operai erano stati costretti a sopportare buio e caldo fino all’attivazione di alcuni generatori d’emergenza.
Oggi l’azienda ha comunicato ai sindacati che la causa è un problema riguardante la fornitura di acqua potabile in tutto il consorzio industriale, che comprende centinaia di stabilimenti.
Pilkington ha avviato dal turno di notte in corso in queste ore le procedure per l’interruzione dell’erogazione idrica.
Tramite i camion cisterna, chiamati d’urgenza, la multinazionale giapponese che produce parabrezza e finestrini per automobili nella zona industriale di San Salvo sta cercando di accumulare acqua di emergenza per garantire ai 1800 dipendenti gli essenziali servizi igienici e la mensa. A secco le docce. Domattina si farà il punto della situazione, nella speranza di far rientrare lo stato di emergenza.