Il sussidio di povertà per pagare le bollette, oppure il funerale di un familiare. O, per chi è stato appena sfrattato, per consegnare la caparra indispensabile ad affittare una nuova casa. E’ cresciuto a Vasto tra il 2011 e il 2012 il numero degli indigenti che chiedono aiuto alle istituzioni per tirare a campare. “In effetti, la cifra è un po’ superiore rispetto all’anno precedente”, fa i conti Mauro Del Piano (Sel), presidente della commissione Affari sociali del Consiglio comunale. Sono state 181 le domande presentate agli uffici municipali nei 12 mesi che si sono da poco conclusi.
I numeri – Gli impiegati del settore Servizi sociali del municipio, diretto da Vincenzo Marcello, hanno ricevuto 103 richieste di sussidio ordinario e 78 di contributo straordinario. Tutte le domande sono poi passate all’esame della commissione, composta da 9 consiglieri comunali in rappresentanza di maggioranza e opposizione. “Le decisioni sono state sempre prese all’unanimità”, sottoline Del Piano. “Abbiamo esaminato caso per caso. La cifra complessiva erogata ammonta a 68mila euro, di cui 44mila 35 per i sussidi ordinari, e 25mila per gli straordinari. L’aiuto viene dato a persone che hanno più di 50 anni, reddito Isee basso, affitto da pagare, coppie separate con figli minorenni o aventi patologie mediche certificate, ultrasessantenni con figli che lavorano fuori città e non possono contribuire al sostentamento dei genitori e altri casi gravi”.
Reddito calcolato in base ai parametri Isee, canone d’affitto dell’abitazione e colloquio con l’assistente sociale: queste le verifiche preliminari al giudizio della commissione, che ha accolto 65 domande e dato parere negativo (poi confermato dalle determine del funzionario municipale) in 38 casi. “In caso di accoglimento, la commissione attribuisce dei punti in base al reddito e agli altri indici di valutazione. Inoltre, possiamo assegnare fino a tre punti aggiuntivi in caso di malattie e situazioni gravi, che vengono esaminate di volta in volta. Ogni punto corrisponde a un contributo di 20 euro”, spiega Del Piano.
Settantotto le richieste di contributo straordinario, “presentate da cittadini sfrattati che devono cercarsi al più presto una nuova casa e hanno bisogno di un sostegno per pagare la caparra, o da famiglie che non ce la fanno a saldare le bollette perché un familiare è disoccupato, oppure il reddito è ridotto all’osso per via della cassa integrazione. La cifra del contributi straordinari viene decisa in base alla gravità del caso”. Cinquantasette le domande accolte nel 2012, 21 quelle respinte. Per il 2013 si prevede un incremento delle richieste d’aiuto.