Quattro avvisi di garanzia nei confronti di due uomini e due donne di Vasto: B.C., D.V., B.V. e G.L. Di loro sono state fornite solo le iniziali “perché le indagini sono ancora in corso”, dice il vice questore Cesare Ciammaichella. Sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravate dall’impiego di minori.
La centrale dello spaccio – “un supermarket della droga”, secondo la definizione del dirigente del Commissariato – era localizzata in una casa popolare della zona centrale dell’area urbana di Vasto. “L’abitazione è di proprietà dell’Ater. Gli inquilini ne erano assegnatari. Sono in corso le procedure per revocarne l’assegnazione”, afferma l’ufficiale di pubblica sicurezza.
Sedici grammi di cocaina sequestrati nell’operazione Pincher, scattata stamani alle 6. Il blitz della polizia è coordinato dal Commissariato di Vasto ed eseguito dagli agenti della squadra anticrimine in collaborazione con la squadra mobile di Chieti, un’unità cinofila di Ancona e un elicottero, che ha sorvolato la città nelle prime ore del mattino.
Personaggio chiave è una 40enne rom. Quando i poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione, “ha gettato la droga dalla finestra ed è stata vista mentre lo faceva”, racconta Ciammaichella. “Nell’attività di spaccio venivano impiegati dei minorenni. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani, sono durate 10 mesi, durante i quali “abbiamo individuato decine di auto intestate a tossicodipendenti”. All’interno dell’abitazione non sono stati ritrovati altri quantitativi di droga, ma il comportamento dei cani dell’unità cinofila “ha evidenziato che tra quelle mura transitavano ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti”.
Le modalità dello spaccio. “Il metodo utilizzato dagli spacciatori era collaudato. Si trattava di case collegate tra di loro. I clienti entravano da un portone, si fermavano a pagare in un posto, ritiravano la dose in un altro e uscivano da un altro portone -ha spiegato Ciammaichella-. Le auto che arrivavano avevano sempre due persone a bordo. Così mentre uno scendeva per effettuare l’acquisto, l’altro si spostava con l’auto verso l’uscita secondaria”. Il “supermarket” della droga era strettamente controllato. “C’erano sentinelle in diversi punti, che comunicavano tra di loro con diverse modalità. Inoltre nell’appartamento avevano un cane pincher, che abbaiava quando percepiva movimento lungo le scale”.
L’operazione – La polizia di Vasto ha debellato quella che ritiene essere una centrale di spaccio della cocaina con sede nel quartiere della 167, dove alcune abitazioni erano collegate per un sistema di vendita delle sostanze stupefacenti. “Il quartiere era diventato un viavai di compratori”, ha dichiarato il vice questore Cesare Ciammaichella.
Questa mattina sono stati notificati 4 ordini di custodia cautelare per traffico e spaccio in concorso, con l’aggravante dell’utilizzo di minori. Identificata una donna rom di 40 anni, che era già agli arresti domiciliari per traffico di droga, attualmente in stato di fermo. Adesso toccherà al magistrato decidere se dovrà essere trasferita in carcere o restare ai domiciliari. La prima fase delle indagini si è svolta dal mese di marzo fino a luglio.
Non è passato inosservato l’elicottero della polizia che stamani ha sorvolato ripetutamente l’abitato di Vasto e la riviera.
Foto – In una casa popolare il supermarket dello spaccio
Blitz della polizia con elicottero e unità cinofile per smantellare un supermarket dello spaccio in un alloggio di edilizia residenziale pubblica.