Era intervenuto per difendere la figlia dopo una lite con il convivente e ha rischiato di essere accoltellato da quest’ultimo. La sua reazione successiva è stata però oltre ogni limite e così sono stati denunciati tutti e due.
La vicenda. A ricostruire la vicenda è il dirigente del Commissariato di Vasto, Cesare Ciammaichella. Dopo una lite tra una coppia di giovani, nell’abitazione di via Spataro, la ragaza aveva chiesto aiuto a suo padre, che l’aveva allontana, insieme alla bambina figlia della coppia, dal convivente violento. Era nata una violenta discussione tra genero e suocero, che ha così chiesto l’intervento della Polizia.
“Mentre gli operatori della Squadra Volante, arrivati tempestivamente sul posto – riferisce Ciammaichella-, chiedevano spiegazioni in merito all’accaduto, dalla piazzetta adiacente il parco, improvvisamente spuntava il giovane convivente che stringeva in mano un grosso coltello da cucina. Con passo deciso si avvicinava a loro e con mossa repentina alzava la mano armata indirizzandola verso il suocero cercando più volte di avvicinarsi per colpirlo. L’uomo rimaneva illeso solo grazie al pronto intervento degli Agenti che, con coraggio e prontezza di riflessi, riuscivano a controllare la reazione scomposta dell’aggressore e ad impedire che i fendenti andassero a segno, evitando la tragedia disarmando l’aggressore”.
Il giovane ha poi continuato ad inveire e minacciare il suocero, con gli agenti che hanno avuto difficoltà a disarmarlo e bloccarlo, per poi trasferirlo presso il Commissariato. Il coltello, lungo 31,5 cm. con una lama d’acciaio di 18,5 cm. è stato posto sotto sequestro. “Il giovane si trovava ancora all’interno della Volante della Polizia quando il suocero, arrivato in Commissariato per formalizzare la denuncia, nel vederlo, si scagliava violentemente contro di lui, che era ancora seduto nella volante. Prima cercava di aprire la porta dell’autovettura con l’intenzione di entrare in contatto con il giovane e vendicarsi – spiega il vice questore-. Poi, non riuscendovi, iniziava a colpire la vettura con pugni e calci riuscendo ad infrangere il lunotto posteriore”.
Per questo sono stati denunciati entrambi. Il ragazzo, identificato per V.V., di anni 19 , era già noto alle forze dell’ordine per i reati di falsità materiale, sostituzione di persona, false dichiarazioni ad un pubblico ufficiale, oltre che uso e spaccio di sostanze stupefacenti. Dovrà rispondere di minacce aggravate e porto abusivo di arma da taglio, nonché di tentate lesioni personali.
L’uomo, identificato per M.A., di anni 36, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, violenza, minaccia e resistenza a P.U., simulazione di reato, evasione, lesioni, violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale, stupefacenti, dovrà rispondere di danneggiamento di beni dello Stato.