E’ senza dubbio un personaggio molto originale, un lavoro nel settore delle trivellazioni, interessi anche nella ristorazione e un grande amore per la musica. Rolando Garau ha 44 anni, vive a Casalbordino, dove gestisce un agriturismo, origini sarde, papà di un paesino della provincia di Cagliari, Villanovafranca e mamma abruzzese. Il suo primo album si intitola Le ali più belle, è anche autore di Boca Vola, inno del Boca Punta Penna.
Com’è nato questo grande amore per la musica?
Sin da ragazzo ho operato nel settore delle trivellazioni, ma da sempre il rombo sfalzato dei grossi motori, le Harley-Davidson sono un’altra mia grande passione, mi portava il tempo per immaginare la musica.
Cosa rappresenta per te questa passione?
Avere a che fare con la musica è bellissimo, un mio obbiettivo è quello di raccontare in musica più storie possibili, cercando di restare in equilibrio con il resto del tempo, a volte una canzone nasce in dieci minuti e a volte ci vogliono settimane. La musica nasce anche vedendo spirito di amicizia e la complicità, un insieme di sensazioni.
Quando hai iniziato a scrivere canzoni?
Ci ho sempre provato, ma non ci sono mai riuscito, sembrava facile, poi qualche anno fa, dopo la scomparsa del mio amico Tito durante un giro in moto, ho scritto la mia prima canzone il Conte di Montecristo veramente è arrivata già scritta, ricordo una forte emozione, da quel momento ogni tanto mi abbandono. Ho comunque iniziato a scrivere e cantare la mia musica un po’ tardi, è già tanto che le mie canzoni siano piaciute a qualcuno. In quel periodo suonare la melodia che mi girava nella tasta era l’unica cosa che mi dava sollievo nell’anima. Poi con i Complici come in un film abbiamo ricevuto un assegno di 2.000 euro da un personaggio del nostro paese che ci ha permesso di produrre il nostro primo album in 500 copie.
Ti aiutano molto anche le esperienze di vita che hai fatto.
Le esperienze di vita a cui ero, per ragioni di lavoro, costretto ad assistere, non facevano altro che aggiungere qualcosa alla mia piccola valigia di cose apprese, mi è servito molto. Prima una profonda, dignitosa povertà conviveva con la gente, poi il boom economico, poi dopo di nuovo crisi, in trent’anni ho visto sorrisi, lacrime, come si sale e come si scende dal nulla. Una città, la lunga esposizione e il contatto giornaliero con le famiglie abruzzesi mi ha fatto arrivare ad una conclusione, che le persone sono speciali, loro ci credono in tutto quello che fanno e combattono con maestria tutti i giorni e se qualcosa che non va è molto di più quello che va, pensaci.
In seguito come si è evoluta la tua “carriera”?
Non ho una carriera, ho scritto però le prime dieci canzoni con i Complici, che ringrazio tantissimo, e ho registrato il primo album Le ali più belle. La collaborazione musicale e il tempo passato con i Complici è stato senza dubbio uno dei periodi più belli della mia vita. Le esibizioni che più ci piacciono sono i live, abbiamo avuto l’onore di suonare al Castrum Di Vino, a Vasto al Caffè Caprioli e al New Old, poche date. Consiglio a tutti di provare, mi piacerebbe molto che la musica nelle scuole diventasse una materia con più peso.
Quali sono le difficoltà maggiori in questo settore?
Oggi con internet è diventato più difficile fare musica, senza nulla togliere a chi organizza una serata con le canzoni prese dal web e un computer, c’è molto di più in chi utilizza strumenti e attrezzature avendo anche una maggiore preparazione.
Cosa vorresti fare in futuro?
Per il futuro ho intenzione di vivere cercando di gustarmi ogni singolo momento, cercherò di non lasciarmi prendere troppo dalle velocità forzate della vita, ed è questo anche il mio augurio per gli altri. A livello musicale voglio continuare con la mia passione, non mi interessa molto la notorietà, se poi la mia musica dovesse piacere o essere apprezzata potrei fare anche qualcosa di più o degli eventi particolari. Il problema della musica da professionista, non è il mio caso, viene meno la creatività, hai molti limiti e imposizioni.
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www.rolandogarau.it