Una settimana di stop al mese per gli operai della Pilkington che, con i suoi 1800 dipendenti, è la fabbrica più grande della zona industriale di San Salvo. Anche il 2013 inizia con l’applicazione del contratto di solidarietà di un anno sottoscritto da azienda e sindacati. “A gennaio, tra ferie e solidarietà, la fermata sarà lunga due settimane”, fa i conti Emilio Di Cola della segreteria provinciale Filctem-Cgil. “Per il prossimo futuro, si prevede una settimana di stop ogni mese per la quasi totalità degli operai. Ogni lavoratore rimarrà fermo mediamente 5 giorni al mese, con l’esclusione dei dipendenti di alcuni reparti, come il forno Float del settore a caldo, che deve rimanere sempre acceso, e l’infermeria”.
Nell’azienda che produce parabrezza e finestrini per automobili si stringono i denti a quattro anni dall’inizio della crisi che ha travolto tutto il mondo e dato una mazzata al mercato dell’auto, in flessione di quasi il 20% nel 2012.
Lunedì l’incontro dirigenza-sindacati.
I dati 2012: vendite ancora in calo – Nel 2012 le nuove immatricolazioni in Europa hanno toccato il livello più basso dal ’95, totalizzando 12.053.904 auto: con la conseguenza che il mercato dell’auto nei 27 Paesi Ue ha segnato un calo dell’8,2%, il maggior ribasso dal 1993 (-16,9%). Lo comunica l’Acea, l’associazione che riunisce i costruttori di auto presenti in Europa.
Considerando i 27 Paesi Ue più quelli Efta le nuove immatricolazioni nel 2012 sono calate del 7,8% a 12.527.912. Tra i cinque principali mercati dell’auto in Europa, l’Italia é quella che nel 2012 registra la flessione maggiore (-19,9% a 1.402.089 nuove vetture). Cali a doppia cifra anche per Francia (-13,9% a 1.898.760) e Spagna (-13,4% a 699.589). In ribasso le vendite anche in Germania (-2,9% a 3.082.504), mentre la Gran Bretagna registra un aumento delle nuove immatricolazioni del 5,3% a 2.044.609 unità. Guardando al solo mese di dicembre, è invece la Spagna a mettere a segno la flessione più marcata (-23% a 51.197 unità), seguita dall’Italia (-22,5% a 86.735). Ribassi a doppia cifra anche per Germania (-16,4% a 204.331) e Francia (-14,6% a 160.314). In controtendenza la Gran Bretagna, che registra un incremento delle immatricolazioni del 3,7% a (123.557). Considerando l’intera Europa a 27 più i Paesi Efta, nel 2012 il progresso maggiore lo registra l’Islanda (+56,4%), mentre il calo più marcato lo registra la Grecia (-40,1%). A dicembre, invece, l’Islanda registra l’incremento più marcato (+100%), mentre il maggior ribasso spetta al Portogallo (-43,6%).