Cinque arresti per spaccio di sostanze stupefacenti nel giro di una settimana tra il Vastese e la Val di Sangro non sono certamente casuali. Il comando provinciale di Chieti dei carabinieri ha serrato i controlli sul traffico di sostanze stupefacenti su tutto il territorio. Il Vastese, esattamente un anno fa, è stato protagonista dell’operazione Tramonto. In quella circostanza il procuratore Prete e il colonnello Cavallari avevano spiegato come le indagini sarebbero andate avanti, nella certezza che il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, così come poi dimostrato da altri episodi di cronaca, abbia canali e dinamiche in continuo mutamento.
In questi giorni, le operazioni condotte dai carabinieri hanno evidenziato come i “rivenditori” locali si rechino per l’approvvigionamento a Pescara, snodo cruciale per i traffici illeciti lungo la direttrice sud-nord. I canali di rivendita sul territorio sono poi i più disparati, comprese le scuole superiori della zona.
Con l’arresto di quelli che in gergo vengono chiamati i pesci piccoli le forze dell’ordine potranno aggiungere tasselli importanti alla loro attività investigativa andando a colpire al vertice. Ecco quindi che le prossime settimane e i prossimi mesi potrebbero portare ad operazioni di un certo rilievo, per infliggere un nuovo colpo alla criminalità che tenta di estendere sempre più i suoi affari sul territorio.