Sono quasi 2mila le persone su cui la Procura di Vasto ha indagato nel 2012 da poco terminato. Lo rivela il bilancio sociale pubblicato oggi dal procuratore capo, Francesco Prete.
“Il breve resoconto dell’attività svolta e dei risultati raggiunti – scrive il magistrato – non ha e non vuole avere lo scopo di tranquillizzare la collettività più del dovuto. Sarebbe irresponsabile negare l’entità di fenomeni criminali così aggressivi e presenti sul territorio, ma è altrettanto insulso provare a combatterli con proclami inutilmente allarmistici. Semmai è importante essere tutti consapevoli che il contrasto all’illegalità non può essere rimesso ad uno sparuto gruppo di magistrati e operatori di polizia giudiziaria, essendo necessaria la sinergia di tutte le forze sane della società, a cominciare dalle amministrazioni comunali per poi passare agli organi di informazione, agli uffici pubblici che esercitano il controllo a tutti i livelli, alle associazioni della società civile, agli ordini professionali e infine alla più importante delle comunità: la scuola”.
Un concetto che Prete aveva espresso già in occasione del IV convegno sulla sicurezza nel territorio vastese. Ora il procuratore ribadisce che “in questa direzione si impone la necessità che l’amministrazione comunale di Vasto porti a compimento il progetto di dotare la città di un adeguato sistema di video-sorveglianza che in molti casi ha già dimostrato di essere decisivo ai fini delle investigazioni”.
I numeri – “Il Tribunale di Vasto ha giurisdizione su un circondario in cui risiedono, secondo l’ultimo censimento Istat”, eseguito nel 2011, “98mila 349 persone, distribuite nei 29 comuni che lo compongono”.
Negli scorsi 12 mesi “la Procura ha iscritto 1513 provvedimenti a carico di persone note e ne ha definiti 1457. Le persone indagate sono state 1975. I procedimenti a carico di ignoti sono stati 3mila 365 e quelli per fatti non costituenti reato 338. I procedimenti di competenza del giudice di pace sono stati 439 per un totale di 530 indagati”.