“Cadiamo dalle nuvole”, racconta un proprietario a ZonaLocale.it. Il day after del sequestro del Molino Village è il giorno dell’amarezza per i titolari delle case.
Ieri mattina c’erano circa cinquanta persone in fila ai box del cantiere annesso al complesso edilizio. Tutti in coda a ritirare la notifica del provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminati del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, nell’inchiesta coordinata dal capo della Procura, Francesco Prete, ed eseguita dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del palazzo di giustizia di via Bachelet.
La testimonianza – Mentre i carabinieri apponevano i sigilli che segnalano il sequestro delle villette, raggruppate in tre fabbricati, dei giardini e del cantiere adiacente al villaggio, i proprietari delle case facevano la fila per rirare la comunicazione ufficiale della magistratura. “C’ero anch’io”, racconta l’acquirente. “Si tratta di un appartamento acquistato per un prezzo di circa 100mila euro: una quarantina di metri quadri con spazi esterni ad uso esclusivo dell’abitazione. Noi cadiamo dalle nuvole. Abbiamo fatto tutto alla luce del sole. Visto che l’inizio dei lavori risale a ottobre 2007, oltre cinque anni fa, gli enti preposti avrebbero dovuto obiettare prima. Invece, ora i problemi ricadono su di noi.
Siamo amareggiati. I cittadini devono solo pagare le tasse, poi non hanno diritto a nulla. Per tutelare i nostri diritti dovremmo essere competenti in tutto: saper fare gli avvocati, i notai, i commercialisti. A comprare queste case non sono stati solo vastesi, ma anche persone di fuori”.
La difesa – “Siamo tranquilli”, torna a dire l’avvocato Roberto Cordisco, che rappresenta la Molino & Molino srl. “Riteniamo di essere in regola. Non ho ancora chiesto il dissequestro, ma c’è un termine di 10 giorni per presentare l’istanza”.