Sono trascorsi dieci anni dal giorno della scomparsa di Michele Frangione, professore di educazione fisica. Frangione fu colpito da un malore mentre si trovava a caccia, la sua grande passione, nei boschi attorno a Carunchio. Per lui non ci fu nulla da fare. Oggi, dopo 10 anni, la moglie e i figli Eustachio, Sergio e Paola, insieme ad altri parenti ed amici, sono tornati in quel bosco, esattamente dove fu ritrovato il corpo senza vita del loro caro.
Un momento toccante per ricordare una persona buona e generosa. Il giorno del suo funerale, dieci anni fa, erano tante le persone giunte a dargli l’estremo saluto. Tra loro anche i tanti studenti che nel loro percorso scolastico lo avevano incontrato. “Era come avere uno zio buono a scuola – lo ricorda un suo ex allievo del Liceo Scientifico Mattioli -. All’apparenza burbero, anche per il suo aspetto imponente. Ma aveva il cuore buono. Però se lo facevamo arrabbiare erano dolori. Ricorderò sempre la gita del quinto superiore. Ci fece sentire grandi, mostrandoci la sua fiducia. Il giorno della sua scomparsa fu molto triste. Lo ricorderò sempre quando d’estate, in sella alla sua moto, passava e mi salutava con affetto”.