L’ombra dei catapultati si allunga sempre più minacciosa su Vasto. Solo uno dei tre vincitori delle primarie ha un seggio sicuro in Parlamento. Gli altri due sono in bilico. Anzi, se i vertici nazionali di Pd e Sel dovessero catapultare da Roma candidati da mettere in cima alle liste elettorali abruzzesi, Angelo Pollutri (Pd) e Anna Suriani (Sel) potrebbero dire addio ai sogni di entrare a Montecitorio e Palazzo Madama.
Chi sono – I cosiddetti catapultati sono persone che non hanno partecipato alle primarie e che le segreterie nazionali dei partiti mandano dritti in Parlamento assegnando loro dei posti sicuri nelle liste regionali. Spesso sono candidati totalmente slegati dal territorio: molte volte non hanno neanche origini abruzzesi. Così avviene un po’ in tutte le regioni. Ma in quelle più piccole, in cui il numero dei parlamentari da eleggere è esiguo (in Abruzzo 14 deputati e 7 senatori), diventa un problema: si rischia di avere rappresentanti-fantasma, che mai si occuperanno dei problemi locali.
Sel – Sinistra ecologia e libertà decide in queste ore. E’ convocata per le 17.30 a Pescara la riunione in cui dirigenti regionali e nazionali definiranno le due liste. La prospettiva per il partito di Vendola in Abruzzo è già chiara: in base ai sondaggi, verranno eletti un deputato (Gianni Melilla, capolista per la Camera) e un senatore. Nella lista del Senato, se fosse rispettato il responso delle primarie, Anna Suriani sarebbe già sulla via di Roma. Invece, rischia di scivolare al secondo posto, scavalcata da Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana.
Pd – Dopo l’importante risultato ottenuto alle primarie, Maria Amato sarà deputata. Nel Porcellum, il sistema elettorale delle liste bloccate in cui i cittadini votano solo il partito e non il candidato che preferiscono, avrà un seggio in Parlamento. In bilico Angelo Pollutri: tra i capilista e la cosiddetta quota Bersani (personaggi scelti direttamente dal leader e sparpagliati nelle varie liste regionali per dar loro una poltrona sicura), in Abruzzo il Pd nazionale potrebbe catapultare quattro candidati. Se così fosse, il sindaco di Cupello troverebbe il semaforo rosso davanti a sé. Al segretario regionale, Silvio Paolucci, è affidata la trattativa con Roma per evitare la beffa: gli elettori votano alle primarie e scelgono i candidati che poi, nelle segrete stanze, vengono depennati dalla lista dei parlamentari.